In seguito alla nomina del nuovo allenatore del Club Quadrifoglio, Francesco Cento, abbiamo intercettato il presidente Tonino Gualtieri che lascia la panchina biancorossa dopo dieci anni vissuti in maniera entusiasmante nel mondo del calcio a 5.
Presidente oggi è un giorno che chiude una bellissima carriera da allenatore pur rimanendo con la carica di presidente del Club Quadrifoglio.
Dopo oltre dieci anni di panchine ho deciso di non guidare più il Club Quadrifoglio ‘97 dalla prossima stagione. È una decisione maturata già all’inizio dell’anno e quindi non legata all’amara sconfitta nella finale di maggio. Avrei lasciato anche in caso di vittoria. Il lavoro nel prossimo anno mi porterà ad essere spesso fuori nei fine settimana, e quindi non potrei seguire la squadra se non a singhiozzo. Mentre la presenza deve essere costante in tutti i sensi.
Cosa porta in sé dello scorso anno, ricordiamo che la squadra è arrivata in finale dei playoff.
Sono molto soddisfatto della passata stagione, è stato un anno giocato ad altissimi livelli, siamo arrivati in finale di play off, siamo stati per un periodo anche primi e fino all’infortunio di Caridi la squadra aveva trovato un equilibrio perfetto. La coppia centrale formata da Bagalà e Caridi garantiva la copertura necessaria per giocare con moduli offensivi che hanno caratterizzato un gioco spettacolare e vincente. Ho avuto uno spogliatoio che mi ha seguito fino alla fine e che ha avuto i problemi che ogni squadra può avere nel corso di un campionato. Mi sono arrabbiato, ho gridato e lottato sempre. Va detto, però, che dopo tanti anni sono anche stanco, ho bisogno di staccare, almeno dalla panchina.
Sulla panchina del Club Quadrifoglio l’anno prossimo ci sarà Francesco Cento le sue impressioni.
Il Club per me è un figlio, amato, rispettato, e sarà sempre così. La possibilità di fare entrare nel club come allenatore Francesco Cento mi ha subito entusiasmato, è un allenatore preparato che ha deciso di portare avanti la linea della società. Farà sicuramente bene. Vedo l’impegno che ha già messo in queste poche settimane e mi piace il suo stile pacato ma deciso.
Ricordiamo anche gli inizi del Club Quadrifoglio e le sue difficoltà.
Da questo momento farò il presidente a tempo pieno, la squadra l’ho ereditata da Migliarese dopo che il presidentissimo Chiricò decise di lasciare, e in questi due anni sono stato aiutato egregiamente da Vittorio Lentini che ha fatto un ottimo lavoro in qualità di presidente facente funzioni. Sono stati due anni in cui finalmente abbiamo avuto sponsor, ma mi preme sottolineare che per molti anni le spese grosse le abbiamo sostenute io e Migliarese, facendo enormi sacrifici economici personali, e se siamo ancora qui, lo dobbiamo sicuramente a questo.
Ha qualche sogno ora vista la carica a tempo pieno come Presidente e soprattutto in vista del ventennale della società che cadrà quest’anno?
Il cambio di allenatore deve servire da stimolo in più, i giocatori che sono stati presi sono nomi importanti, che uniti ad un telaio collaudato potranno dare al mister ed alla società grosse soddisfazioni. Il mio sogno come Presidente è vincere la Coppa Calabria. Lo scorso anno potevamo farcela, siamo stati sfortunati in casa ma l’avevamo messa in salita già all’andata soprattutto con la mia assenza, sempre per lavoro. In passato la squadra ha vinto diversi campionati in serie D, in C2, disputando campionati in serie C1 di medio livello, quindi queste per me sono vittorie già provate, invece la Coppa Calabria, che ha un fascino speciale, mi è sempre sfuggita, il massimo sono stati i quarti di finale, ma in questa stagione spero di arrivare almeno in finale. Inoltre quest’anno la società compie 20 anni e spero davvero di poter festeggiare con tante vittorie questo storico traguardo. Non è facile mantenere in vita per tanto tempo una struttura sportiva, e lo abbiamo visto con le tante società nate e poi sparite in poco tempo, da questo punto di vista credo che abbiamo fatto un piccolo miracolo, che ora merita la giusta ricompensa.