Calabria: solo il 40% del PNRR?


 Un sindacato afferma che la Calabria è indietro nell’attuazione del Piano Ripresa Resilienza, avendo sì 11 (undici) miliardi da spendere, ma, a oggi 10 luglio, impegnato solo 4.500.000.000, cioè il 40%. Impegnato, secondo il sindacato, non vuol dire che i progetti vanno avanti, ma solo che esistono almeno sulla carta. Sempre secondo il sindacato, moltissimi sono progetti di poche migliaia di euro, e gestiti da Comuni che si rivelano incapaci di mandarli a buon fine.

 Riferisco quanto leggo: relata refero. Mi aspetto una pronta e immediata risposta convincente da parte della Regione Calabria e da chiunque abbia responsabilità, la Meloni inclusa. Come calabrese, la pretendo. A proposito: comunico a chi volesse saperlo che io non ho tessera di partito dal 1994, quindi parlo bene e male di chi mi pare; idem per il voto.

 Come buon conoscitore della Calabria, non mi stupisco che i Comuni siano incapaci. Ne contiamo, infatti, 404 per una superficie di 15.015 kmq e una popolazione effettiva di poco più di un milione e mezzo di anime, in buona parte personcine attempate. Tutti sappiamo che moltissimi Comuni contano pochissime centinaia di abitanti; e molti fingono di ignorare che il dato anagrafico non è quello reale, che è sensibilmente inferiore a quello ufficiale. Come fa il paesello da due gatti a concorrere alla spesa di undici miliardi di euro? Dove ha i tecnici per i progetti e per seguire i lavori?

 A mio modesto avviso, un centinaio di Comuni in Calabria sarebbero già assai. Tranquilli: qualcuno piangerà qualche giorno, poi se la piglieranno a ridere, poi si scorderanno del natio borgo.

 Ah, visto che faccio lo storico nei ritagli di tempo, v’informo che almeno quattro quinti dei 404 non sono Comuni dai tempi del re Italo e della Magna Grecia, ma o dal 1807 o dal 1811, per mano di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat.

 Lo stesso per quelli che accusano l’autonomia differenziata. Oggi, 10 luglio 2024, la Calabria NON ha l’autonomia differenziata, che è legge ma solo il Veneto sta presentando domanda: la Calabria, no. Quindi non inventatevi scuse.

 È nemmeno è colpa dei Borbone come si diceva fino a vent’anni fa, o di Garibaldi come oggi cianciano alcuni; la Regione, le Province, i Comuni della Calabria sono amministrati da calabresi purissimi, eletti da elettori purissimi calabresi.

 Pretendo dunque una risposta; e, la cosa più seria, pretendo dalla politica degli immediati ed efficacissimi provvedimenti.

 Immediati! La Calabria è l’ultima d’Europa, e se non usiamo i soldi del PNRR, perdiamo ogni sia pur vaga speranza.

Ulderico Nisticò