Calabria Prima Italia: ecco i magnifici sette premiati per il 2024


L’associazione culturale “Calabria prima Italia” di Badolato ha assegnato pure per il 2024 l’omonimo Premio “Calabria prima Italia” nel contesto della seconda “Festa del nome Italia” nel giorno più lungo dell’anno, il solstizio d’estate del 21 giugno.

Come per la precedente edizione realizzata nell’affollato evento pubblico di Davoli Marina (CZ), i premiati sono persone che hanno dimostrato (episodicamente o nel corso di tutta la loro vita professionale e socio-culturale) particolare interesse per i temi del periodo della “prima Italia” cioè quello precedente alla conquista romana della Calabria verso la fine del terzo secolo avanti Cristo ovvero la fase storica che si apre con Re Italo (1500 a.C. circa) e che prosegue poi con la lunga ed esaltante civiltà della Magna Grecia.

I magnifici sette premiati 2024 sono (in ordine alfabetico): Pierfranco BRUNI di San Lorenzo in Vallo (CS), Giulio DE LOIRO di Satriano (CZ), Antonio PERRI della tipografia-editrice GRAFICHE’ di Lamezia Terme (CZ), l’Editore MELIGRANA di Tropea (VV), l’Editore Florindo RUBBETTINO di Soveria Mannelli (CZ), Vincenzo SERRAO di Badolato (CZ) e Vincenzo VITERBO di Lamezia Terme.

Tutti, in un modo o nell’altro, si interessano dello studio e/o della diffusione della storia e del concetto di “Calabria prima Italia”. Mentre nel precedente anno 2023 i riconoscimenti sono consistiti in una pergamena e in una bottiglia di vino “Re Italo” consegnate in un’apposita manifestazione pubblica, adesso invece, via email viene consegnata ai vincitori soltanto la pergamena personalizzata con foto e ampia motivazione. Tuttavia il valore del Premio resta immutato, poiché (a parte la pubblicità ottenuta in tutti i modi possibile con l’odierna tecnologia comunicativa) viene evidenziato il merito di chi si impegna per far sì che risalti e sia meglio considerato un periodo storico che ancora è quasi totalmente ignorato dai mass-media come dai libri di scuola, cioè proprio il periodo fondativo dell’Italia come Nazione, dal momento che Re Italo (3500 anni fa) ha posto le basi della “democrazia etica” con le sue leggi, con i sissizi (i pasti comuni) e con la sua visione politica molto lungimirante e ancora attuale tanto da avere destato l’interesse e l’elogio dei filosofi e degli storici antichi, nonché l’imitazione in tutti i popoli del Mediterraneo.

Pierfranco BRUNI (classe 1955) è Archeologo Direttore ed ha un lunghissimo curriculum professionale svolto anche a livelli internazionali con pubblicazioni di pregio; tra tanto altro è Presidente della speciale Commissione del Ministero della Cultura per la designazione annuale della “Città del Libro”. Giulio DE LOIRO (classe 1944), docente in pensione, ha al suo attivo una speciale attenzione verso i temi storici e territoriali, alcuni dei quali riversa in libri storici e nella sua incessante animazione socio-culturale. GRAFICHE’ Edizioni (titolare Antonio PERRI) ha un gruppo di lavoro che si occupa con molta cura di quella “prima Italia” che trova proprio nel Lametino una delle sue principali sponde dopo quella di Squillace. Giuseppe MELIGRANA Editore ha il grande merito di aver pubblicato recentemente in italiano, con la traduzione di Sara Cervadoro, il fondamentale libro “Calabria la prima Italia” già dato alle stampe 85 anni fa dalla scrittrice americana Gertrude Slaughter con il titolo “Calabria the first Italy”.  Florindo RUBBETTINO Editore ha un ricco catalogo di Opere in cui compaiono parecchi libri dedicati al periodo della “prima Italia” che cura attraverso autori specializzati in tale settore storico. Vincenzo SERRAO (classe 1948), ex Dirigente dei Servizi Demografici del Comune di Badolato, coltiva da alcuni decenni, come privato cittadino, questa sua passione per la “prima Italia” ed è molto propositivo per una migliore valorizzazione pubblica di tale risorsa e unicità storica. Vincenzo VITERBO (classe 1945), ex docente, ha esordito organizzando il Premio “Due Mari” il 23 agosto 2023 proprio per esaltare la figura di Re Italo e il territorio dove è nata la prima Italia tra i Golfi di Lamezia e di Squillace, unendo così lo Jonio ed il Tirreno nell’Istmo d’Italia.