Secondo dati Eurostat 2015, la Calabria piange il 58% e rotti di disoccupati; pochissimo meno peggio, in ordine, Campania, Sicilia e Puglia; peggio di noi, stanno solo una disperata landa della Grecia balcanica e un’isoletta africana che passa per regione spagnola. Ecco le terre più lacrimevoli d’Europa. Vero che la Calabria e il resto del Meridione si arrangiano con il nero e il sommerso (e omissis), ma se vogliamo parlare di economia pulita, la Calabria è, nel 2015, la terzultima d’Europa. Questi sono i numeri, e non servono a niente i proclami di Oliverio, ingranditi da giornalisti compiacenti.
Oliverio? Siamo onesti, Oliverio c’è da due anni; e perciò non dimentichiamo A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, G. Nisticò, B. Caligiuri, L. Meduri, G. Chiaravalloti, A. Loiero, G. Scopelliti e Stasi, e lo stesso Oliverio in veste di assessore, quando fece lo stesso di oggi che è presidente: nulla. E tutti i politicanti, deputati e senatori, e tutti gli intellettuali del mio baffo sinistro, e tutti gli antimafia segue cena. Il loro risultato è la Calabria che per trovare chi sta più male dobbiamo arrampicarci sopra una landa macedone o nuotare fino a uno scoglio marocchino.
I numeri di cui sopra non mi sono stati rivelati dall’oracolo di Dodona o in sogno sussurrati dalla regina Mab: si trovano su tutti i giornali, li può leggere chiunque. Magari qualcuno li commenterà, e giù interviste ed epicedi e invettive, e promesse… e dopodomani tutti a cena, e tutti a lanciare ottimistici proclami. Ovvio, se qui fu la Magna Grecia, presto torneremo ricchi e dotti come ai tempi di Stesicoro, Ibico, Alcmeone, Nosside, Alessi, Lico… ammesso li abbiano mai sentiti nominare. Pitagora non m’interessa: era un immigrato, e fece solo danni.
Del resto, chi ne dovrebbe parlare? Il PD è troppo impegnato a scannarsi al suo interno; il centro(destra) non esiste. I letterati scrivono per antimafia e cena. I giornali sono sorridenti e proni: cortigiani, vil razza dannata. I giovani hanno pronti non più la valigia di cartone per il treno, ma l’aereo e il bagaglio di pelle firmata.
E tu, mi chiederete? Io avrei più di un’idea, però sono quasi solo come Robinson prima dell’arrivo di Venerdì. Inutile anche accennare. Se qualcuno ne vuole seriamente parlare, me lo chieda per iscritto, con lettera protocollata.
Quello che è certo, dalla mia bocca o penna o tastiera mai usciranno parole corrompitrici come “intervento straordinario”, oppure “ammortizzatori sociali” e altri incentivi alla pigrizia e alle tangenti: io ho solo idee rivolta a produzione e lavoro. Ecco perché non mi chiamano: capito?
A proposito, Soverato, detta anche la Perla dello Ionio, è il centro a più alta densità di anziani nel nostro territorio. La sola attività rimasta, il turismo, è in realtà un flusso di pochi giorni. Quanto alla destagionalizzazione, è finita a mezzanotte del 31 agosto.
Ulderico Nisticò