Calabria, 5 siti archeologici tutti da scoprire


L’Italia è una terra ricca di storia e cultura, un tesoro di inestimabile valore che attrae visitatori da tutto il mondo ogni anno e che si estende da nord a sud della Penisola. Tutte le regioni hanno qualcosa da offrire da questo punto di vista e, così, tra queste, c’è anche la Calabria, che vanta una ricchezza archeologica di grande rilievo, con numerosi siti che testimoniano la presenza di antiche civiltà.

I migliori siti archeologici della Calabria

Oggi con il digitale è possibile visitarne alcuni anche attraverso i tour virtuali, novità più o meno recente che permette all’utente di ammirare un luogo comodamente da casa così come facciamo guardando un film o una serie tv in streaming o intrattenendoci con giochi a tema con l’archeologia come la slot machine Atlantis o i titoli famosi come Indiana Jones. Dunque, per chi volesse un’anteprima o andare a visitare uno di questi posti, ecco una lista di cinque siti calabresi di grande interesse storico da non perdere.

Parco Archeologico dei Tauriani

Immerso nella splendida cornice della Costa Viola, a Palmi, il Parco archeologico dei Tauriani svela i segreti di un’antica città bruzia, Tauriana, fondata nell’VIII secolo a.C. e poi conquistata dai romani. Tra i resti archeologici di maggior interesse, il teatro greco, con la sua cavea a gradini e l’orchestra circolare, che poteva ospitare fino a 2.500 spettatori. Altrettanto suggestivo sono l’odeon, un piccolo teatro coperto destinato a rappresentazioni musicali e letterarie, l’agorà, cuore pulsante della vita pubblica dell’epoca, che ospitava mercati e assemblee cittadine, e le mura di cinta, con le loro torri e porte di accesso.

Il parco offre un itinerario di visita completo, arricchito da pannelli informativi e ricostruzioni virtuali che permettono di rivivere l’atmosfera dell’antica Tauriana. Un luogo ideale per gli appassionati di storia, archeologia e per tutti coloro che desiderano immergersi in un affascinante viaggio nel tempo.

Parco Archeologico di Sibari

Il Parco Archeologico di Sibari è un sito che riporta in vita i fasti di una delle più potenti colonie greche d’Italia. Fondata nell’VIII secolo a.C., Sibari raggiunse il suo apice tra il VI e il V secolo a.C., divenendo una ricca e influente metropoli della zona fino al 510 a.C., anno dell’attacco dei crotonesi.

Oggi, il parco archeologico permette di rivivere la grandiosità di Sibari attraverso i resti monumentali, come le imponenti mura di cinta, lunghe circa 5 km, e il Foro, centro nevralgico della vita politica e sociale. Tra i tesori da ammirare, il Santuario di Demetra, con il suo altare monumentale, e le Terme, dotate di sofisticati sistemi di riscaldamento e canalizzazione.

Il Museo Archeologico Nazionale di Sibari completa la visita con una ricca collezione di reperti, tra cui ceramiche, sculture, bronzi e oggetti di uso quotidiano, che raccontano la vita e la cultura di questa antica civiltà.

Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna

Il Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna si trova a sud di Crotone, in Calabria, su un promontorio che ospitava il grande Heraion Lakinion, un importante tempio dedicato alla dea Hera. Questo sito, fondato dai greci, comprende l’area archeologica circoscritta da mura romane, una zona boschiva simbolo del bosco sacro alla dea e un museo. Il santuario extraurbano di Hera Lacinia, edificato intorno al 480-470 a.C., è rappresentato oggi da una singola colonna superstite del tempio dorico, simbolo del parco.

Nell’area sono presenti anche i resti di un antico luogo di culto arcaico e di un insediamento romano, tra cui la colonia di Croto del 194 a.C., tre ville baronali settecentesche, una chiesa dedicata alla Madonna di Capo Colonna e la Torre Nao, una fortificazione del XVI secolo. Nell’area sacra sono presenti i resti di un più antico luogo di culto arcaico, da cui provengono i preziosi oggetti votivi del cosiddetto Tesoro di Hera, conservati in parte nel Museo archeologico nazionale di Crotone.

Parco Archeologico Nazionale di Scolacium

Situato a Roccelletta di Borgia, il Parco Archeologico Nazionale di Scolacium rivela i resti di Skylletion, fiorente colonia greca fondata nel VI secolo a.C. e poi importante città romana. Il sito archeologico offre un affascinante itinerario tra le rovine di diverse epoche, ognuna con la sua storia da raccontare.

Tra i monumenti di maggior interesse troviamo l’anfiteatro romano, con la sua cavea a gradini e l’arena centrale, dove si svolgevano spettacoli di gladiatori e munera, il teatro greco, risalente al II secolo a.C. e che poteva ospitare fino a 5.000 spettatori, e le terme romane, con i loro ambienti raffinati e i mosaici policromi. Da non tralasciare, inoltre, la basilica bizantina, con le sue tre navate e l’abside, che testimonia la presenza cristiana a Scolacium durante il Medioevo.

Parco Archeologico Nazionale di Locri Epizephyrii

Il Parco Archeologico Nazionale di Locri Epizephyrii è situato a Locri, lungo la costa ionica della Calabria. Questo parco, tra i più grandi della Calabria, si estende per oltre 300 ettari ed è delimitato dalle antiche mura greche e include il Museo archeologico nazionale, inaugurato nel 1971 e dedicato alla storia greca di Locri, e il Complesso museale Casino Macrì, che conserva reperti romani e tardo-antichi.

All’interno del parco, c’è tanto da vedere. A partire dalle mura greche, le porte d’ingresso alla città e le torri difensive, passando poi per il santuario del Tesmophorion e un’area sacra dedicata a Zeus saettante. Presenti anche i resti dell’antico Foro, di un edificio termale e del teatro greco-romano di Pirettina. Insomma, un sito di grande interesse storico che sicuramente merita almeno una visita.