Brucia due volte la casa dei parenti della compagna e li minaccia di morte, arrestato


carabinieri4I Carabinieri di Isola Capo Rizzuto hanno tratto in arresto G.G., di 29 anni, con l’accusa di molestie, atti persecutori, incendio, minacce e lesioni.

In particolare, i militari hanno stroncato quella che definiscono un’ennesima storia di maltrattamenti e violenze, prima che potesse degenerare in una vera e propria tragedia. La vicenda ha avuto inizio quando la vittima, una giovane donna residente a Isola, era andata a convivere con l’uomo arrestato. Secondo quanto reso noto dagli inquirenti, il rapporto sarebbe degenerato in una crescente prepotenza fisica e psicologica esercitata dal 29enne nei confronti della giovane, con continue percosse e minacce.

Il comportamento sarebbe stato dettato dal fatto che la compagna non volesse recidere il “cordone ombelicale” con la propria famiglia, motivo per cui ben presto anche i parenti della compagna erano divenuti destinatari delle minacce del ragazzo che sarebbe arrivato perfino a puntare una pistola alla tempia della suocera e a minacciare di morte le sorelle della ragazza, due bambine di 6 e 9 anni.

Fra gli episodi ricostruiti dagli investigatori, ci sarebbero anche tentativi di soffocamento ai danni della compagna, per di più in stato di gravidanza, pistole puntate su di lei e minacce nei confronti di tutti i parenti e semplici amici.

Inoltre, il 19 e il 21 marzo scorsi, G.G. avrebbe dato fuoco intenzionalmente all’abitazione dei familiari della compagna, in località “Le Cannella”, danneggiandola prima e rendendola inagibile del tutto nel secondo tentativo. La giovane donna, che negli ultimi giorni era riuscita a scappare in una località del nord Italia, da alcuni parenti, è stata ascoltata dai Carabinieri del posto.

Intanto i militari avevano, nel minor tempo possibile, ricostruito nel complesso la vicenda, chiedendo ed ottenendo dal Gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, un allevatore con diversi pregiudizi penali, che si era intanto dato alla macchia.

Per ore i Carabinieri hanno invano cercato di rintracciarlo, sia in diverse abitazioni di parenti ad Isola, sia nei luoghi dove di solito portava al pascolo le sue greggi. Alla fine è stato individuato a Cutro in un edificio isolato. Dopo aver coordinato un’irruzione nell’appartamento, gli agenti dell’Arma, nel sospetto che l’uomo potesse essere armato, hanno fatto sospendere l’erogazione di gas e luce. Ma dopo una conversazione di circa una mezz’ora, il 29enne ha fatto accedere i militari e si è consegnato spontaneamente. Al termine delle operazioni di rito, per il ragazzo si sono aperte le porte del carcere di Crotone.


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