Così come Montauro, anche Gasperina nasce con l’assegnazione del sito ai monaci certosini di Serra San Bruno.
Il nome deriverebbe dal fatto che fu mansione (abitazione) di un Gàsparo o Gasparro.
Percorrendo la strada che dal mare porta al borgo si gode di un panorama mozzafiato: man mano che si guadagna quota, la vista abbraccia scenari sempre più vasti. Prima la rada di Soverato da Pietragrande alla punta, fino all’intero golfo da Capo Colonna a Punta Stilo. Uno spettacolo sia di giorno che di sera, quando tutte le cittadine sono illuminate. Un mio amico originario di questo borgo spiritosamente diceva a me, che gli facevo notare come un gap il fatto che Gasperina non avesse territorio in Marina: “È vero noi non abbiamo territorio bagnato dal mare, ma dalla nostra altezza vi dominiamo tutti”.
Diverse chiese da visitare:
– Chiesa di San Nicola Vescovo con un grandioso altare del ‘500. Le tre navate con dodici colonne ottagonali in granito, i sei altari laterali, il coro ed il pulpito, e all’esterno il portale in pietra ed una torre con campanile del ‘600 sono elementi di pregevole fattura.
– il Santuario della Madonna di Termini, posto su un’altura.
Incastonate all’interno del tessuto urbano la Chiesa di San Giuseppe e la Chiesa di Santa Caterina.
Numerosi i palazzi nobiliare tra cui “Manni” e “Catrambone” .
Tra i riti particolare è ‘a nchjanata (la salita), processione che, la sera del 14 agosto di ogni anno, accompagna la statua di Maria Ss.ma dei Termini dal santuario a Lei dedicato fino alla chiesa parrocchiale di San Nicola vescovo.
Di recente è stato realizzato un teatro all’aperto da cui si gode una vista panoramica super.