Un bambino di 13 mesi è morto a Eboli in provincia di Salerno, quando due cani pitbull lo hanno aggredito e ucciso. Il ragazzino era in braccio allo zio quando i due cani, mentre usciva di casa, lo hanno aggredito, strappandogli il bambino dalle braccia.
Lo zio del bambino, invece, non è rimasto ferito. La madre è corsa per salvare la bambina ma non ci è riuscita, ed è rimasta ferita anche lei. È stato portato all’ospedale dove è ricoverato, mentre è in stato di shock.
Il servizio veterinario ha preso in consegna entrambi i cani che hanno aggredito lo sfortunato ragazzo. Sul caso, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata aperta un’indagine dalla Procura di Salerno, che si concentrerà sulla donna proprietaria dei due cani e che li ha lasciati incustoditi.
Dopo questa ulteriore tragedia si torna a interrogarsi e a discutere sulle misure da adottare per scongiurare il ripetersi di tragedie irrimediabili. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, chiede più tutele per la collettività da eventuali aggressioni da parte degli animali, più responsabilità per i proprietari dei cani e stop a quella che è divenuta da anni una tendenza.
Troppe volte, si fa confusione tra aggressività e pericolosità dei cani. Ci sono cani di piccola taglia che abbaiano in continuazione e che possono essere abbastanza mordaci. Sono aggressivi sì, ma non pericolosi.
I pitbull sono potenzialmente pericolosi, perché il loro morso può risultare letale. Purtroppo basta scorrere le statistiche e le raccolte dei giornali per vedere quali sono le razze che hanno provocato tragedie irrimediabili, nel corso degli anni. Questa ulteriore tragedia deve essere un monito per chi ha questi cani!