Bertulazzi: ora che ce ne facciamo?


 Un tale Leonardo Bertulazzi, terrorista rosso degli anni 1970, in fuga dal 1980, è stato catturato in Argentina, nel senso che è finita la sua strana condizione di “rifugiato”. Deve scontare 27 anni, il che, fatti due calcoli, mi pare poco probabile; fin quando campa, se ne stia dove deve stare.

 Nel 1980, quando Bertulazzi prese la fuga, dilagava un terrorismo di diversi colori, che faceva il suo comodo, con stragi, arei caduti, omicidi, rapimenti e rapine, nella più totale inettitudine dello stato (minuscolo = participio passato del verbo essere!), e con qualche altrettanto evidente complicità di servizi segreti “deviati” (deviati da che?), e soprattutto di servizi segreti stranieri.

 Stranieri? Se lo sapessi, ve lo direi, ma non si seppe e non si sa: se no, che servizi segreti erano? Diciamo che appartenevano al Granducato di Curlandia, il quale non esiste, ed ecco perché restò segreto.

 Dopo gli anni 1980, cambiarono molte cose, tra cui improvvise retate di brigatisti che fino ad allora se ne stavano tranquilli tra una pistolettata e l’altra. Si vede che la Curlandia aveva cambiato idea e interessi.

 Insomma, un bel mucchio di misteri. Solo che dal 1980 e oggi sono trascorsi 44 anni; quasi tutti i protagonisti politici di quel tempo sono morti da un pezzo, e se li ricordano solo altri politicanti, e solo in cerimonie ufficiali di cui alcuni giornalisti parlano come fossero il compleanno del vicino di casa e non il trapasso di gente del tutto dimenticata; e che del resto se lo meritavano.

  Sarebbe l’ora degli storici, ma storici seri e spudorati, e senza ideologie e senza timori reverenziali. Ed ecco a cosa potrebbe servire il Bertulazzi, se, resosi conto anche lui di essere un vecchio arnese fuori dalla cronaca, si decidesse a chiacchierare, e raccontare quello che sa.

 Per esempio, se sa qualcosa di un fatto su cui è stata scritta e detta e chiesta qualunque cosa, tranne una: perché Moro, e non un altro qualsiasi; e magari perché nessuno fece niente per cercare Moro…

 …tranne Prodi che si rivolse ai fantasmi, rivelandosi pessimo medium come pessimo economista…

 Se Bertulazzi sa qualcosa, ci regali delle rivelazioni. Ripeto che i complici o conniventi o inetti sono tutti morti e scordati. Forse il Granducato di Curlandia si sentirà offeso, ma anche il granduca e ministri degli anni 1980 o sono defunti, o, se vivi, forse vengono a mente ai nipoti ma ne dubito. Ammesso, e non minimamente concesso, che i servizi segreti fossero dell’Est, è dal 1989 che non ci sono più Germania Est, Cecoslovacchia, Unione Sovietica. E se invece erano dell’Ovest e dintorni?

 Fatti sotto, Bertulazzi.

Ulderico Nisticò