Come ogni anno si rinnova il rito di recarsi a rendere omaggio ai propri defunti. E come ogni anno le strade, specie in prossimità dei cimiteri, si affollano di venditori abusivi ed i prezzi dei fiori registrano clamorose impennate.
E’ quanto afferma, in una nota, il Codacons che invoca una maggiore vigilanza da parte della Polizia locale. “I venditori – sostiene Francesco Di Lieto – si nascondono dietro le leggi di mercato ed adducono quale motivo del caroprezzi la penuria di precipitazioni.
Per l’associazione si tratta di una ignobile speculazione quella che provoca la lievitazione del prezzo dei fiori. Una tendenza, stimolata dagli innumerevoli abusivi presenti davanti ai cimiteri, che si trasformano in veri e propri “mercati di fiori e di luminarie” e che finisce per portare anche il più semplice mazzolino di fiori a costare cifre assolutamente incredibili.
Questo fine settimana solo in Calabria saranno spesi circa 15 milioni di euro per l’acquisto di piante e fiori da portare sulle tombe dei defunti.
In queste ore per un crisantemo si arriva a spendere anche 4 euro, con un costo per un mazzo di fiori da portare sulla lapide che raggiunge i 20 euro, e rincari che arrivano a +150% rispetto agli altri periodi dell’anno.
Da stigmatizzare, poi, la massiccia presenza di venditori abusivi in prossimità dei cimiteri – segnala il Codacons – un mercato illegale in continua crescita che danneggia i fiorai.
E così i cimiteri diventano chiassosi luna park.
L’associazione punta il dito sui controlli, pressoché inesistenti, che penalizzano sia i cittadini e sia chi, onestamente, fa questo mestiere tutto l’anno, pagando profumatamente le tasse e che, puntualmente, subisce una concorrenza sleale da parte di improvvisati venditori”.
Secondo Di Lieto “gli abusivi stanno praticamente decimando il mercato legale dei fiori, nella totale indifferenza di chi dovrebbe controllare”.
Da qui l’invito del Codacons ai cittadini affinché evitino di acquistare da venditori abusi, per non alimentare l’illegalità.
Questo fine settimana dovremo registrare un aumento dei prezzi che varia tra il 30% e il 50% rispetto ai prezzi normali. Per proteggere cittadini e commercianti onesti, il Codacons invoca seri controlli da parte dei comuni calabresi attraverso la Polizia municipale.
L’auspicato intervento dei Vigili potrebbe accendere i riflettori anche sullo stato di profondo degrado in cui versano i nostri cimiteri.
Altrimenti da lunedì, terminato l’ipocrita mercato della festa, rimarranno soltanto silenzio e, soprattutto, degrado.