Joseph Acquaro, avvocato, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a distanza ravvicinata, mentre tornava alla sua auto dal bar gelateria di cui era comproprietario a Lygon Street, nel “quartiere italiano” di Carlton a Melbourne. Il corpo è stato trovato da un netturbino verso le tre in un vicolo, accanto alla sua auto.
Le indagini della polizia, secondo quanto riportato dal Quotidiano del Sud, si sono subito concentrate sulla ‘ndrangheta e in particolare sull’uomo d’affari Tony Madafferi, presunto esponente di spicco dell’organizzazione, che avrebbe offerto una “taglia” di 200 mila dollari (135 mila euro) sulla vita dell’avvocato.
Acquaro, nel corso degli anni, aveva difeso in corte diversi presunti boss della locale ‘ndrangheta fra cui il fratello di Tony, Frank Madafferi, che sta scontando la condanna in carcere per vari reati. L’avvocato tuttavia avrebbe perso la fiducia di Madafferi, dal momento sarebbe stato sospettato di aver rivelato a un giornalista, segreti in merito all’Onorata società in Australia.
L’avvocato aveva difeso numerosi clienti accusati di reati gravi, ma non è stato mai indagato. L’uomo, morto a 54 anni e originario del reggino, era stato presidente della Camera di commercio.