Autonomia differenziata il vero esame dei politici suddisti


Allarme “Italia” per le vie del sud mentre imperversa la volonta’ del nord con a capo il guerriero Calderoli impegnato a vincere la tumultuosa “sfida” nazionale. Sara’ forse giunto il momento di tirare le “somme” o compiere il “reset” di un territorio rallentato da ben note discordanze “politiche”, causa di prorogati malesseri istituzionali e popolari.

Da qui non ci resta che “(st)ridere” con riserva a tutto quello che avverra’ in contumacia, perche’ cone da sentenza ormai esecutiva e solo sulla pelle dei meridionali, tanto spetta ancora al mediterraneo da “scoprire” per le acque invase dalle disgrazie di sbarchi e impietose morti fino al ponte della sibillina “speranza”. Il punto piu’ “oculare” riguarda, ancor di piu’, la politica del “sud” che insorge tardiva e alla ricerca del “colpevole”, come da processione di carri allegorici creati apposta per simulare opposizione alla “povera” sorte.

Eppure il “buon” meridione si distingue con grandi storie di uomini che hanno dato la vita per l’ unita’ d’ Italia, ma in tale presente la discendenza trabocca senza uso della ” bussola”, per competere e, magari, superare chi ostenta la propria ambizione, legittima o meno, ma e’ adesso che vi tocca dimostrare quanto si sia meritato il voto di ogni tipo di elezione.

Troppe e innumerevoli teorie dei nostri diplomatici, sui diritti commerciali e asistenziali, non basteranno al cittadino “europeo” o “europeista”, poiche’ l’ esame sottoposto ai politici suddisti ha una definizione ampia, lunga e impegnativa, che solo la pratica competenza potrebbe consegnare al sud “reali” risultati di crescita, sviluppo e lotta allo spopolamento giovanile, riapertura e, magari, inizializzazione delle fabriche di produzione Made in Calabria!

Immersi nella gestione dell’ autonomia differenziata, che coinvolge tutti, astenuti o contrari, il fatto e’ compiuto, dunque, elargito in un parlamento ancora “italiano”.

John Nistico