Morra è stato eletto presidente dell’Antimafia, annientando Grasso. Questo è già un fatto positivo. Sostituisce la Bindi, e questa è una splendida notizia. Grasso, prima di darsi, in modo fallimentare, alla politica, almeno ha fatto il giudice. La Bindi… alla Bindi si addice mirabilmente il detto spagnolo “Plumas y palabras, el viento las lleva”, e più che parole e piume non fece.
Ora Morra, e con lui la Santelli e la Ferro, al lavoro. Lavoro, non chiacchere e antimafia segue cena. Mi permetto di dare loro alcuni consigli:
1. Lascino da parte i libroni di sociologia più o meno attendibili, molto spesso no. Lo so meglio di ogni altro che ndrangheta vuol dire “andres agathòi”, uomini valenti, in tempi remotissimi; lo so, e so che è roba di secoli fa, che non c’è più.
2. La mafia, detto in generale, è un’organizzazione modernissima, con finalità finanziarie ed economiche, da ottenere anche, e ripeto anche, con modalità criminali.
3. Ma queste sono ormai marginali, residuo di tradizioni arcaiche. Le mafie del 2018 corrompono con denaro e voti e potere, e non sparano con lupare da museo.
4. Perciò l’antimafia getti i suoi occhi sui politicanti, e sui colletti bianchi, con particolare riguardo agli improvvisi arricchimenti: uno su cento può aver vinto alla lotteria, gli altri novantanove no!
5. Le mafie sono mondiali, mica stanno tutte a Platì e in altri simili posti sperduti.
6. Non tutti i giudici sono onesti e non tutti lavorarono: controlli, Morra, se le sentenze vengono stese e se depositate, o se qualcuno aspetti la prescrizione!!!
7. Morra si risparmi, e ci risparmi la cultura antimafia, e ciò per i seguenti motivi:
a. la delicata e rassicurante favoletta che se uno ragiona diventa onesto la mise già in circolazione Socrate, ma non corrisponde al vero;
b. finiamola dunque con la fandonia che i mafiosi stanno a San Luca e scannano la capra…
c. le cronache sono zeppe di delinquenti laureati, quindi non è vero che la scuola combatte la mafia; la scuola è già assai se insegna, e questo e non altro è il suo dovere;
d. lo stesso per canzoni, tv, romanzi e altra roba che puzza di artificioso un miglio prima;
e. infinito è l’elenco degli antimafia di mestiere che poi sono finiti in galera o in prossimità: la Canale, la Musella, e Scordio su cui girarono niente meno che un film antimafia…
f. senza sospetto di dolo, ricordo che la Giunta Scopelliti, con assessore il mio amico Caligiuri, triturò nove milioni (9.000.000) di euro per progetti scolastici antimafia; tanti miei stimatissimi colleghi ci camparono sopra; e giù convegni in ore sottratte allo studio; e riprese tv con finte facce estasiate di ragazzini prima e dopo dormienti; finiti i milioni, finì anche la cultura dell’antimafia nelle scuole;
g. quanta antimafia seria e fattiva si potrebbe fare, con nove milioni!
Auguri dunque a Morra, e un ultimo avvertimento: sia spietato e non guardi in faccia a nessuno. L’ultimo presunto mascalzone è un più volte deputato e sottosegretario di centro(destra).
Ulderico Nisticò