È finito ancora una volta in manette l’ex parroco di Zungri, Felice La Rosa. Gli agenti della mobile di Vibo Valentia, con la collaborazione degli uomini del commissariato di Gioia Tauro, hanno arrestato l’uomo a seguito della nuova ordinanza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria.
L’ex sacerdote 45enne, condannato per atti sessuali nei confronti di un minore e sospeso dal sacerdozio, è adesso accusato di “atti sessuali con un minore di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni in cambio di un corrispettivo in denaro o altra utilità, anche solo promessi”. Accusa che se confermata comporterebbe una condanna “alla reclusione da uno a sei anni e con la multa da 1.500 a 6.000 euro”.
Nel corso del 2016 l’ex parroco è stato coinvolto nell’operazione “Settimo cerchio” che ha portato all’arresto di diverse persone accusate a vario titolo di atti sessuali con minori nell’ambito di un giro di prostituzione minorile e corruzione di minore aggravata. Le contestazioni mosse nei confronti di La Rosa riguardavano atti compresi tra gennaio al febbraio 2016, con specifici episodi di corruzione di minore e prostituzione minorile che sarebbero avvenuti a Zungri, Briatico, Mileto e Vibo Valentia.
Secondo l’accusa, l’ex parroco di Zungri avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento con minorenni, che reclutati da un bulgaro, ottenevano denaro per la prestazione. Venti euro sarebbero finite nelle tasche del bulgaro e 30 dal ragazzo minorenne. Nel 2018 la Corte d’Appello di Catanzaro ha condannato l’ex prete originario di Calimera, frazione di San Calogero, alla pena di due anni e quattro mesi e 2.400 euro di multa.