A Melbourne, in Australia sono decedute sei persone, dopo essere state colpite dal cosiddetto fenomeno di “asma da temporale”. Altre tre sono ricoverate in grave condizioni. L’allarme rimane alto dopo che oltre 8mila persone sono state ricoverate nei vari ospedali per accertamenti. Il violento temporale, accompagnato da pioggia e forte vento, ha causato la frammentazione del polline di loglio, le cui particelle allergeniche penetrano profondamente nei polmoni. Circa un terzo delle persone colpite non avevano mai avuto attacchi di asma e gli episodi hanno interessato sia adulti che bambini. L’asma da temporale si verifica di consueto in coincidenza nei periodi di massima concentrazione dei pollini allergenici in atmosfera. Il primo episodio registrato è avvenuto proprio a Melbourne nel 1987 e simili eventi si sono verificati anche in Usa, Canada Gran Bretagna. Nel 2004 in Italia, precisamente a Napoli, furono ricoverati in ospedale sette persone.
Quello con il numero più alto di pazienti sino ad oggi, è quello che ha colpito Londra il 24 giugno del 1994 con 640 persone che sono finite in ospedale per asma. Per gli scienziati l’aumento esponenziale delle crisi di asma durante i temporali è dovuto al fatto che la forza dei fenomeni frammenta in piccolissime particelle i pollini che penetrano quindi in profondità negli alveoli polmonari, scatenando la violenta reazione. Tra l’altro nelle fasi iniziali i vortici d’aria possono risollevare i pollini formando un pericoloso aerosol che aumenta il rischio di crisi d’asma. Ogni polline, una volta polverizzato, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, può liberare particelle che causano l’allergia. La scoperta è stata fatta esaminando un gruppo di persone che sono restate in un luogo chiuso senza aprire le finestre e che non hanno evidenziato alcun sintomo.