Ascoltando un convegno su Gaza, e Occam


 Per carità, i relatori sono stati molto sottili, eleganti, pacati; però quello che conta, nelle esposizioni, è il tono, sono le allusioni, i giri di parole, che tendevano, tendevano… E siccome tutti, anche i non relatori, possono avere un’opinione motivata, vi dico, a tempo perso, la mia. La mia opinione è sempre con il mano il rasoio di Occam: la verità è semplice, e chi cerca complicazioni, sbatte sui sofismi.

1. Questioni di confini. Se un domani la Repubblica di San Marino inviasse le sue possenti truppe a conquistare la dirimpettaia San Leo, dovrebbe varcare i confini italiani. Confini i quali risalgono, carta canta e senza tornare nei secoli, al Congresso di Vienna del 1814-5, tra San Marino e lo Stato della Chiesa; e, dal 1860, il Regno di Sardegna, infine l’Italia. L’Italia, carta canta, avrebbe dovere e diritto di difendere i suoi confini con ogni mezzo legale e militare; e, a riprova, esibirebbe i documenti di Vienna e trattati successivi, che sono chiari e semplici.
2. Nel territorio che giornalisticamente va oggi sotto il nome di Stato d’Israele, siamo del tutto privi di qualsiasi documento atto a stabilire confini. Ci sarebbero delle carte del 1947, ma se lo Stato d’Israele le facesse valere, dovrebbe ritirarsi da almeno due terzi del territorio che, carte o non carte, oggi occupa. Pertanto, omette di farlo.

3. In punta di diritto (ammesso ci sia seriamente un diritto internazionale), Hamas il 7 ottobre ha invaso dei territori di fatto occupati dallo Stato d’Israele, ma di diritto non si sa di chi sono.
4. Lo ha fatto in modo palesemente violento; mentre le ffaa dello Stato d’Israele stanno attaccando la Striscia di Gaza, in modo ugualmente violento. L’orrenda contabilità dei morti, non ha valore politico.

5. Striscia di Gaza che, carte alla mano, non esiste in quanto entità giuridica; e nemmeno la Cisgiordania.
6. Il mio modestissimo parere è che in questa faccenda il diritto internazionale non c’entra, per evidente assenza di un qualsiasi atto giuridico valido e condivido: tipo, per capirci, il Congresso di Vienna per San Marino e San Leo.

7. Il quale Congresso diede vita a una specie di supergoverno europeo, detto la Santa Alleanza. Aderirono tutti tranne papa Pio VII e la Gran Bretagna; però lasciarono fare. La SA, a torto o a ragione, funzionò almeno fino al 1848. Oggi non abbiamo alcun supergoverno o governo mondiale: l’ONU non conta; le Potenze non collaborano; l’Europa (dis)Unita… non pervenuta.
8. Oggi facciamo tutti come il re Latino dell’Eneide, che lasciò le redini delle cose. Se uno vuole farsi un’idea di chi era questo re Latino, guardi la faccia inutile e malinconica di Abu Mazen, presidente dell’Autorità… cioè del nulla. Lo Stato d’Israele annunzia l’intenzione di tenere la Striscia… o le macerie e i cimiteri che ne rimangono.

9. Domanda finale: chi permettere ad Hamas di armarsi, e chi allo Stato d’Israele? Certo che i giganteschi carri armati israeliani non vengono prodotti nei romantici e nevrotici kibbutz; e i missili di Hamas, nei cupi sotterranei. Ecco, basterebbe chiudere i rubinetti dei soldi e delle armi, e la guerra finirebbe per esaurimento.

Ulderico Nisticò