Arriva “Medicane Uragano Mediterraneo”, punta verso l’Italia con neve e tempeste


Arrivano sempre più conferme circa l’evoluzione estrema proposta dai modelli fisico matematici questa mattina sul Medicane che si abbatterà sull’Italia a metà della prossima settimana. Gli americani sono abituati a chiamarlo MEDICANE, unendo le due parole: Mediterranean e Hurricane, ovvero “uragano mediterraneo”. E sarà proprio così: una situazione assolutamente nuova nel pieno della stagione invernale, ecco perché la sua formazione risulta alquanto strana anche se possibile, poiché proposta da qualche giorno (con insistenza) dai modelli fisico-matematici a nostra disposizione.

Solitamente, negli anni passati, eravamo abituati a vederli nella stagione autunnale (anche se di rado), ma questa volta arriverà in pieno inverno. Non solo: sarà alimentato da aria gelida che provocherà tempeste di neve e bufere.

Secondo i nostri centri di calcolo, il MEDICANE si creerà, in particolare tra Mercoledì 23 e Giovedì 24 Gennaio, e sull’Italia potrebbe abbattersi sull’Italia (per la prima volta) un vero e proprio URAGANO dai connotati pienamente invernali. Aria di origine artico-marittima, partendo dalle latitudini settentrionali, attraverserà le nazioni centrali Europee e dopo si tufferà nel Mediterraneo attraverso la porta del Rodano. L’Aria polare, a contatto con le acque calde dei nostri mari darà vita ad un vortice ciclonico che assumerà le sembianze di un vero e proprio URAGANO, che fa paura. Per il momento, è visto transitare tra la Sardegna e le regioni tirreniche con una pressione record inferiore a 975 Hpa.

Il mix tra aria molto fredda in quota e aria più mite al suolo creerà una situazione ESPLOSIVA, come non se ne vedeva da tempo. Forse, per la prima volta! Le basse temperature, il richiamo di aria umida da Sud determineranno vere e proprio tormente e bufere di neve con venti oltre i 120 km/h tra il 23 e il 24 Gennaio. Non solo, previsti anche intensi temporali nevosi che colpirebbero a macchia di leopardo un po’ tutte le regioni del Centro-Nord. Difatti, le regioni che soffriranno di più saranno quelle Centro-Settentrionali, settori Tirrenici, Sardegna e Sicilia.


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