Domenica 23 agosto in prima assoluta una produzione originale dedicata alle sonorità anni ’70 del grande percussionista napoletano. Aprono gli esplosivi i Rumba De Bodas. Lunedì 24 Neacò e Cinzia Tedesco a Locri.
Un’altra produzione originale del Roccella Jazz Festival, prima assoluta, come sempre al Teatro al Castello: Tony Esposito in un progetto speciale, sapientemente diretto da Antonio Faraò e dedicato al ritorno alle sue origini musicali che hanno attraversato gli anni Settanta con produzioni legate alla world music, al funk e alla fusion, generi che mettevano in primo piano il gusto della melodia e delle percussioni. Il percussionista napoletano torna a Roccella dopo tanti anni, con alle spalle un periodo di intensa collaborazione con Pino Daniele e la condivisione di prestigiosi palcoscenici con alcune icone del jazz mondiale come Don Cherry, Billy Cobham, Gato Barbieri, Don Moye, Emir Deodato e Nanà Vasconcelos. Con questo ritorno alle origini porterà una musica permeata da una forte fascinazione per i suoni del Mediterraneo e con un sound che lo ha portato in giro per il mondo al fianco dei principali interpreti di quella lunga stagione che mischiava rock e jazz, funk e world. Al centro dell’operazione il pianista Antonio Faraò, autentica punta di diamante del panorama jazz internazionale, molto ammirato da Herbie Hancock che lo ha inserito più volte nella main band dell’International Jazz Day dell’UNESCO.
In apertura i Rumba De Bodas, ottetto bolognese che mescola Ska, Funk, Latin vibes e Swing. Tre album all’attivo, un nuovo singolo uscito da poco, grazie a varie peregrinazioni per l’Europa (Boomtown Fair, Fusion Festival, Edinburgh Jazz Festival, Cous Cous Festival, Irlanda in Festa, Montreux Jazz Festival) si sono guadagnati la reputazione di band esplosiva che trasforma in festa ogni concerto.
Back To Life, Back To Live: ritorno alla vita, ritorno al concerto, questa la parola d’ordine del 40mo Roccella Jazz Festival, un’edizione speciale, di celebrazione dopo il difficile periodo del lockdown. Edizione Extralarge con novità su luoghi e temi, sottolinea il direttore artistico Vincenzo Staiano: “Il RJF del 2020 avrà uno specifico taglio storico-culturale nelle location scelte come sedi dei concerti: il Teatro al Castello di Roccella; l’area di scavi dell’antica Locri Epizefiri; il Museo Archeologico di Monasterace e il Teatro Romano di Marina di Gioiosa. Di grande caratura lo spessore artistico, con un insieme di eccellenze forse unico nella sua storia. Molti i musicisti che proverranno da generi diversi come la canzone d’autore, l’opera, la musica etnica, il rock, il funk e il rap. La XL sarà, quindi, un’edizione speciale in formato “Extra Large” e si presenterà come un concentrato di “musica totale”, con il jazz genere dominante, come nella migliore tradizione del Festival. Saranno 18 i concerti e l’originalità del programma sarà garantita da ben sei produzioni”.