Un buon giornalista verifica sempre la sincerità della notizia e delle foto. Nel mondo di internet, troppo spesso, lo scopiazzare è diventato un gesto quasi normale ma dequalificante per un serio professionista: basta un click e il copia-incolla è cosa fatta ma sempre con un click è altrettanto facile verificare la veridicità di quanto pubblicato. Il problema è quando questa verifica ci delude e, per di più, quando questa delusione proviene da quella che dovrebbe essere una tra le fonti più istituzionali e attendibili di informazione come l’Agenzia Ansa. Il 2 settembre 2015 è avvenuto un terribile incidente mortale nei pressi di Pietragrande (CZ): uno scontro tra un tir e un’Alfa Spider Coupe. La notizia, come oramai quasi sempre avviene, è stata diramata nell’immediato da tutto il web, blog e testate giornalistiche digitali. Triste e dolorosa, la notizia era purtroppo corretta, riportata da tutti in modo più o meno simile, così come le foto, tranne però quelle delll’agenzia Ansa Calabria, che invece ha riportato la notizia con una foto che potremmo definire impropriamente e abusivamente “prestata” da chissà quale altro triste incidente. La differenza, incontrovertibile, possiamo notarla osservando la foto pubblicata dall’Agenzia Ansa e quelle originali inviate da chi si trovava sul posto e diffuse poi da tutte le altre testate giornalistiche, sicuramente minori, ma più affidabili, almeno in questo caso. Certamente è meglio una notizia vera senza foto che una notizia vera con foto falsa. Per una corretta informazione è necessario essere informati e informarsi: è un rispetto dovuto nei confronti del lettore.
Maria Luisa Iezzi