Riceviamo e pubblichiamo:
Sono io che oppongo “una decisa smentita” alla dichiarazione della dottoressa Tiziana Parrello sul mio conto. Contrariamente a quanto la stessa afferma, infatti, ribadisco di non aver ricevuto alcun riscontro alla mia segnalazione del due gennaio scorso. Mi dispiace che la sua appassionata difesa d’ufficio comprenda uno sgarbo alla mia onorabilità, invito la dottoressa Parrello a verificare con attenzione.
Quanto alle argomentazioni della sua replica, non si tratta di “imputare”, “colpevolizzare” e “additare”, occorre semplicemente che si organizzi tutto molto meglio. L’erogatore che distribuisce i numeri, senza il relativo display che indica e regola il flusso degli utenti, ne è un esempio lampante.
“Noi utenti siamo stati costretti a chiedere chi avesse il numero X e chi il numero Y, memorizzando con difficoltà volti e numeri, e, a intervalli regolari, ripetere le domande ripassando ancora volti e numeri. Naturalmente, dall’ufficio, non tenevano alcuna traccia dell’ordine della distribuzione, né tantomeno ci aiutavano chiamando il numero dell’utente successivo.”, ho scritto nella mia. Capisco che ci si possa impermalosire, ma è la cruda realtà, così come reali sono le mie ulteriori osservazioni che evito di riportare in questa sede per rispetto della mia privacy e di quella degli impiegati addetti.
La carenza di personale non deve essere il pretesto per coprire inefficienza e disorganizzazione. Non scomodiamo “l’abnegazione” o le “assenze per gravi motivi”, rispettabilissime, che comporterebbero disagi una tantum e non continui, così come testimonia anche il signor Francesco Micelotta che ha scritto per la seconda volta. Ci si dovrebbe essere grati per la nostra civile partecipazione invece di chiudersi in difesa!
Ho concluso quella mia con: “Scrivo in spirito di collaborazione e crescita per questa nostra poverissima e maltenuta regione, non invio alle testate locali perché non intendo sollevare polveroni che non servono e non cambiano. Resto però in cortese attesa di riscontro, sarei lieta che questa mia sortisse qualche effetto positivo per tanti. Lo stato attuale delle cose è davvero intollerabile. Faccia qualcosa.”
Non avevo e non ho alcun intento polemico se non un dovere civico.
Ribadisco che nessun riscontro mi è pervenuto, la dottoressa Parrello faccia le opportune ricerche prima di lanciarsi nella “decisa smentita” che mi permetto restituirle.
Distinti saluti.
Lucia Talarico
Sul disservizio al Distretto Sanitario di Piazza Casalinuovo di Soverato non desidero più entrare in polemica con nessuno, anche se polemica non è stata per ben due volte, ma soltanto delle segnalazioni per migliorare il servizio, desidero invitare la Dott/ssa Parrello a dare risposte più esaurienti senza difendere il suo staff, non avendo avuto per l’occasione la possibilità di esprimere al Responsabile di turno, assente temporaneamente dall’Ufficio, le mie dimostranze.
A comprova di quanto da me scritto si può trovare conferma con quanto la signora Lucia Talarico riporta quest’oggi sulla pagina di Soverato Web. Voglio dire alla DOTT/ssa Parrello che non sono andato ad altro Distratto Sanitario non perchè i servizi erogati dal Distratto di Soverato meritino la trasferta, ma proprio perchè da circa 40 anni ci abito nel territorio soveratese, ove ho casa e residenza e poi perchè trovo più disponibilità ad essere accompagnato a Soverato da parte di amici che quotidianamente vanno verso Catanzaro, non essendo più in possesso di una patente per motivi di salute.
L’unica raccomandazione che faccio alla Dott/ssa Parrello è questa : scenda saltuariamente al piano terra ove ci stanno gli utenti per i vari servizi per ascoltare gli umori, perchè tanta gente grida, scalpita e poi non fa alcuna segnalazione perchè è solo perditempo.
Francesco Micelotta
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