«Ambulanza in ritardo e senza medico, muore un cittadino: rafforzare in Calabria il 118»


“La storia di Enzo Mascaro, cittadino lametino, morto dopo aver atteso per mezzora un’ambulanza, giunta senza medico e senza defibrillatore, è solo l’ultima di una lunga sequela di tragedie simili accadute nel corso dell’ultimo anno. Nessuno ha la certezza che con medico e defibrillatore le cose sarebbero andate in modo diverso ma certo siamo consapevoli che non è stato fatto quello che sarebbe stato necessario. E non è stato fatto perché il servizio di emergenza urgenza è ormai praticamente inesistente e ridotto ad una pura funzione di taxi”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.

“Non è la prima volta – prosegue – che intervengo su tragedie come queste e lungi da me strumentalizzazioni o peggio, bandierine politiche, ma di fronte a tragedie, la mia coscienza mi impone di sollecitare una soluzione”.

“La gravità di questa situazione richiede una forte assunzione di responsabilità collettiva da parte di tutte le forze politiche e la messa in opera di tutti i possibili correttivi che possano riportarci un servizio dignitoso che pure abbiamo avuto”.

“Non ci possiamo affidare alla sorte, non è possibile pensare che se ci sentiamo male in strada a Parma, a Milano a Bologna o altrove avremo tutte le cure di cui c’è necessità mentre se ci sentiamo male in Calabria ci dobbiamo affidare alla sorte sperando che ci tocchi un’ambulanza col medico e tutti gli strumenti idonei a salvarci la vita”.

“Rischia di essere una beffa progettare Azienda Zero, dare il via alle fusioni tra enti ospedalieri, costruire nuovi ospedali se poi il sistema di emergenza urgenza è così gravemente in difficoltà e i morti non si contano più”.

“Di fronte a emergenze gravissime come queste dobbiamo avere il coraggio di indicare soluzioni che accelerino i tempi e superino norme che ostacolano questo processo. Il Commissario Occhiuto ha i poteri per intervenire rapidamente, per trovare i fondi necessari e offrire ai colleghi gli incentivi necessari a ripagare tutti i loro sforzi”.