La Guardia di finanza, monitorando alcune aree dell’hinterland lametino interessate dalla presenza di insediamenti industriali, ha individuato alcuni fabbricati adibiti ad opifici all’interno dei quali si svolgevano lavorazioni di falegnameria e verniciatura di lamierati e componenti in metallo.
Attività che venivano svolte senza alcuna autorizzazione e in ambienti non idonei in quanto privi di impianti di aspirazione e filtrazione di fumi e polveri prodotte durante i processi di lavorazione.
Inoltre durante i controlli i militari, hanno rinvenuto, in alcune aree attigue ai fabbricati, una enorme quantità di rifiuti speciali e pericolosi depositati in modo incontrollato sul terreno. Rifiuti che, miscelati tra loro e senza alcuna idonea protezione, erano esposti agli agenti atmosferici, con la conseguenza che il percolato prodotto è assorbito direttamente dal terreno contaminando le matrici ambientali, suolo ed acqua, e costituendo un potenziale pericolo per la salute pubblica.
Al termine delle complesse verifiche, accertata un’illecita gestione di rifiuti da parte degli amministratori e dei responsabili delle aziende controllate, sono stati sequestrati due fabbricati e delle aree adibite a discariche abusive della superficie complessiva di oltre 30.000 mq.