Accusato di atti sessuali con un minore, arrestato 43enne


polizia-postaleIl personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 43enne, originario di Como e residente a Milano, accusato di aver divulgato, distribuito e diffuso un notevole quantitativo di materiale pedopornografico e di aver abusato in passato di un minore di 14 anni.

Il provvedimento è stato emesso dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria in seguito alle indagini condotte dalla Procura della Repubblica del capoluogo, coordinate dal Procuratore Federico Cafiero de Raho e dal suo Aggiunto Gerardo Dominijanni insieme alla Squadra Mobile reggina, alla Polizia Postale e delle Comunicazioni. L’uomo, per non essere individuato, ed impedire l’identificazione dei dati di accesso alle reti telematiche, avrebbe usato le postazioni di alcuni Internet Point.

Uno stratagemma che, comunque, non gli ha consentito di sfuggire agli investigatori della Polizia Postale che, accortisi di questo intenso traffico sul web, hanno iniziato immediatamente ad intercettare i flussi telematici, attività che ha consentito di individuare le utenze da cui partivano le connessioni internet di accesso alle caselle di posta elettronica e i link di accesso ai cloud da cui venivano scaricate le immagini e i video a carattere pornografico coinvolgenti minori, oltre che informazioni sulla possibilità di dare appuntamento alle giovani vittime.

Gli elementi raccolti hanno condotto quindi la Polizia calabrese ad alcuni Internet Point della città di Bergamo dove ulteriori attività investigative svolte insieme al Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano e alla dipendente Sezione Bergamo, con il supporto della Questura lombarda, hanno consentito di individuare l’ignoto utilizzatore delle postazioni internet in quella località, dove adesso è stato eseguito il provvedimento restrittivo.

Dagli accertamenti è inoltre emerso che il 43enne si sarebbe reso responsabile anche degli abusi sessuali su un minore che, all’epoca dei fatti, aveva meno di quattordici anni. L’arrestato, con qualche precedente penale a carico, secondo quanto finora accertato, vive da solo e ha lavorato di recente in maniera precaria come autista di ambulanze e come vigilante sui treni della rete ferroviaria lombarda, dedicando buona parte del suo tempo libero alla navigazione in internet, per condividere con altri utenti del web questa “vergognosa passione”. Proprio su questo fenomeno, l’attenzione della Polizia Postale e delle Comunicazioni e della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, è sempre alta.


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