Raffaele Mammoliti, Consigliere Regionale, ha presentato una “interrogazione a risposta immediata, ai sensi dell’articolo 122 del Regolamento interno, in merito al ritardo nel soccorso sanitario prestato in data 21 settembre 2024 presso il comune di Taverna in località Villaggio Mancuso.
Il sottoscritto Consigliere regionale premesso che lo scorso 21 settembre a Taverna, in località Villaggio Mancuso, alle ore 13,45 circa un uomo ha accusato difficoltà respiratorie, per cui i presenti, rilevata la gravità della situazione hanno attivato i soccorsi; che, in seguito alla chiamata, i richiedenti si sono visti rispondere che l’ambulanza, che si trova nello stesso comune e quindi ad una distanza di circa 10 minuti, non era nelle condizioni di partire in quanto sprovvista di autista; che, in attesa dei soccorsi, i presenti hanno tentato di soccorrere il soggetto praticando delle manovre di disostruzione che però, non si sono rivelate risolutive; che, ad un successivo sollecito dei soccorsi, in considerazione della perdurante mancanza di disponibilità di autisti per l’ambulanza, gli operatori hanno optato per l’invio dell’elisoccorso che, alzatosi in volo dalla base di Cirò Marina, giungeva sul posto circa tre quarti d’ora dopo la prima chiamata; che, vista l’indisponibilità dell’ambulanza, una dottoressa raggiungeva il posto col mezzo proprio ed al contempo giungeva una volante dei Carabinieri; che il soggetto alle ore 14,50 circa, veniva trasportato in elisoccorso, presso il pronto soccorso dell’ospedale Pugliese di Catanzaro, mentre sul luogo dell’evento sopraggiungeva un’ambulanza partita da Catanzaro;
Considerato che il tempo di arrivo dell’ambulanza nel luogo dell’evento rappresenta un importante indicatore della performance del soccorso sanitario pre-ospedaliero;
che per i casi di codice rosso la normativa nazionale prevede per l’arrivo dei soccorsi un tempo massimo di 8 minuti in ambito urbano e di 20 minuti in ambito extraurbano; che, da quanto sopra, si evince che non solo il tempo di intervento è stato di molto al di sopra di quanto prescritto dalla normativa nazionale in materia, ma che lo stesso sia stato in gran parte determinato dall’assenza del personale preposto per l’ambulanza in servizio e che solo l’intervento dei presenti ha evitato il peggio;
che il caso raccontato rappresenta uno di tanti casi di malfunzionamento del sistema sanitario calabrese e che i provvedimenti sin qui posti non sembra abbiano sortito gli effetti sperati; che appare evidente, ancora una volta, che il buon funzionamento della sanità calabrese è demandato allo spirito di abnegazione del personale sanitario che, nel caso in questione e per come testimoniato dai fatti narrati, hanno visto un medico costretto ad utilizzare la propria auto in luogo di un’autombulanza.
Tutto quanto sopra premesso e considerato si interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere: se e quali ed urgenti iniziative intenda porre in essere per garantire il rispetto della tempistica stabilita dalla normativa nazionale in materia di tempo di arrivo dell’ambulanza sul luogo dell’evento, fornita del personale necessario”.