Domenica 24 luglio 2022, a partire dalle 9:30, si è svolto, presso la Sala Consiliare “Bruno Manti” del Comune di Soverato, il corso di aggiornamento per tecnici Fpi dal titolo “Approcci strategici nel mondo del pugilato dilettantistico e professionistico – Fotografia della boxe in Italia. IL TEMPISMO!”.
L’evento, organizzato dal Comitato Calabria FPI in collaborazione con ASD Invictus Boxing Club e Pugilato Soverato, ha rappresentato un’importante occasione per riflettere attorno al valore della boxe nell’ambito del riscatto sociale. Brillante moderatore della giornata è stato Francesco Screnci, grande appassionato di boxe.
L’Arch. Daniele Vacca, Sindaco di Soverato, oltre a portare i saluti dell’Amministrazione Comunale e della Città tutta, ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione nella promozione e nella valorizzazione del pugilato sul territorio, diventato oramai sport di prim’ordine nel comprensorio soveratese; dal suo canto, Rosalia Pezzaniti, Consigliera Comunale con Delega allo Sport, ha testimoniato la volontà di investire in questa disciplina e nell’attività sportiva in generale, considerata l’importanza sociale del comparto.
Il dott. Ernesto Alecci, Consigliere Regionale e già Sindaco di Soverato, ha chiuso la parte più marcatamente “istituzionale” del convegno, con un intervento accorato in cui lo status di pugile e di amante di questo sport ha preso ben presto il posto del ruolo di rappresentante delle istituzioni che, da anni, lo contraddistingue: Alecci ha, infatti, raccontato la sua esperienza pugilistica, sottolineando come la Pubblica Amministrazione, a tutti i livelli, possa e debba favorire investimenti e momenti di formazione per dar lustro ad una disciplina nobile quanto, purtroppo, sottovalutata.
La relazione di Nicola Brutto, Rappresentante Tecnici Fpi (Comitato Calabria), ha offerto una preziosa fotografia dello “stato di salute” – locale e nazionale – della boxe: con grande lucidità, Brutto ha messo in evidenza le criticità del settore ma ha anche e soprattutto suggerito delle soluzioni per fronteggiarle e permettere al pugilato di tornare ai fasti di un tempo.
Nella stessa direzione, le parole del Tecnico Fpi Invictus Boxing Club, Francesco Liotti, hanno scaldato il cuore dei tantissimi presenti: Liotti ha testimoniato con orgoglio quanto fatto sul territorio e ha segnalato l’importanza di “fare rete” per affrontare in maniera coordinata le problematiche di settore. Il dott. Valerio Geracitano, Tecnico Fpi Invictus Boxing Club/Pugliato Soverato nonché sociologo e “padrone di casa”, ha rimarcato con fierezza gli obiettivi raggiunti in quasi otto anni di attività, dal punto di vista sportivo e sociale: la boxe, secondo Geracitano, può diventare strumento per consentire ai giovani di mettersi al riparo dall’emarginazione sociale, leva per scavalcare la povertà relazionale caratteristica dell’epoca social e, addirittura, terapia per affrontare disagi di carattere psico-fisico.
Valore aggiunto della manifestazione è stata la partecipazione del plurimedagliato Maestro Fpi Mario Massai e del campionissimo Emiliano Marsili. Il Maestro Massai ha ripercorso le tappe salienti della sua carriera, soffermandosi sul rapporto con i tantissimi pugili che ha affiancato nel raggiungimento di successi clamorosi; rivolgendosi soprattutto agli aspiranti tecnici Fpi, il Maestro ha sottolineato l’importanza della sinergia umana e professionale che deve necessariamente sussistere fra Maestro e allievo: questa, unita a una solidissima preparazione e a una mentalità vincente, è la strada maestra per le vittorie, sul ring come nella vita.
Emozionante è stato l’intervento di Marsili, che ha raccontato la storica impresa che, proprio insieme al Maestro Massai, lo ha visto trionfare, a Liverpool, contro il britannico Derry Mathews, guadagnandosi nel 2012 il prestigioso titolo di campione mondiale dei pesi leggeri IBO. Marsili ha testimoniato la condizione attuale di un pugile professionista, costretto a fare i conti con la pratica di un’attività sportiva che, per quanto di successo, non garantisce entrate fisse e, di conseguenza, impone agli agonisti del settore di barcamenarsi fra lavoro, vita privata, allenamento e incontri, in una condizione assai precaria e difficoltosa; l’atleta di Civitavecchia, tuttavia, ha dato prova di enorme carattere, dignità e amore per questo sport, dimostrando come, attraverso il sacrificio, si possa diventare campioni nello sport e nella vita.
Massai e Marsili, insomma, sono stati la ciliegina sulla storta nel contesto di un evento estremamente utile, sentito e partecipato, che ha consentito agli addetti ai lavori e alla cittadinanza in generale di avvicinarsi ancor di più al pugilato, sport dalle mille sfaccettature benefiche che devono essere promosse e rese note attraverso iniziative come questa.