Domani, martedì 27 agosto, alle ore 21, nella suggestiva cornice di Piazza Vittorio Veneto a Pazzano, si terrà la presentazione del libro “Le Regie Ferriere di Mongiana: Un modello d’eccellenza industriale o un’occasione economica mancata dallo Stato unitario?”, scritto da Elia Fiorenza.
L’evento, promosso dalla Pro Loco di Pazzano, rappresenta un’importante occasione di riflessione storica e culturale, richiamando l’attenzione su un capitolo significativo della storia industriale del Sud Italia. La serata sarà aperta dai saluti istituzionali del sindaco di Pazzano, Franco Valenti, e della presidente della Pro Loco, Teresa Verdiglione-Gozzi.
La discussione sarà introdotta e moderata da Lorenzo Vasile, dottore in giurisprudenza, che guiderà il pubblico attraverso le tematiche trattate nel libro, approfondendo il ruolo e l’eredità delle Regie Ferriere di Mongiana. Interverranno inoltre relatori di rilievo: Raffaele Mammoliti, Consigliere Regionale PD, che offrirà una prospettiva politica e sociale sull’argomento, sottolineando l’importanza di recuperare e valorizzare il patrimonio storico del Mezzogiorno; e Danilo Franco, ecomuseologo ed esperto di archeologia industriale, che arricchirà la discussione con una dettagliata analisi storica e tecnica delle Regie Ferriere, evidenziando come queste rappresentassero un avanzato esempio di produzione metallurgica nel periodo borbonico.
La serata sarà conclusa dall’intervento dell’autore, Elia Fiorenza, docente a contratto e assegnista di ricerca presso l’Università della Calabria, che approfondirà la sua tesi sulle Regie Ferriere di Mongiana.
Durante la presentazione sarà proiettato il documentario “Mongiana e le Miniere di Pazzano”, un’opera che offrirà un suggestivo sguardo visivo sulla storia industriale della zona, illustrando le potenzialità inespresse di un territorio che un tempo fu il cuore pulsante dell’industria borbonica.
L’evento si preannuncia come un’opportunità imperdibile per approfondire la conoscenza della storia locale e riflettere sulle possibilità economiche che il nostro territorio può ancora cogliere.