«Al resto del mondo fa comodo che i Sud, a partire dal Sud Italia, rimangano poveri di infrastrutture e di sbocchi lavorativi: il mancato sviluppo libera menti fresche e giovani che guardano oltre i confini nazionali. Questo avvantaggia i Paesi ricchi che accolgono, ben volentieri, nuove forze lavoro, creando di fatto le condizioni per favorire l’immigrazione». Sandra Savaglio, scienziata di fama internazionale che oggi si sposta tra la Germania e Cosenza, dove ha deciso di tornare, non ha dubbi sulle ragioni profonde che impediscono al Mezzogiorno di sviluppare le grandi potenzialità finora inespresse. L’astrofisica sarà a Palermo per partecipare a “SUD e FUTURI”, primo meeting internazionale organizzato dalla Fondazione Magna Grecia al Mondello Palace Hotel il 4, 5 e 6 ottobre prossimi, insieme ad altri cinquanta protagonisti nazionali ed internazionali. Dodici tavoli con tante eccellenze, nei settori più diversi.
Alcuni tra i tanti nomi: il fisico italo-americano inventore del microchip e “padre” del touchscreen Federico Faggin, i giornalisti Paolo Mieli, Roberto Napoletano e Giovanna Casadio, il direttore del Tg3 Giuseppina Paterniti, il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho, il magistrato Nicola Gratteri, il Presidente emerito della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre, il Direttore Generale di Svimez Luca Bianchi, il Presidente di Eurispes Gianmaria Fara, il Presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo, l’Ad di Invitalia Domenico Arcuri, il produttore cinematografico Fulvio Lucisano, il regista Mimmo Calopresti, il Ceo Capitale Cultura Antonio Scuderi, la general manager della DeepBlue Tecnology di Shangai Melinda Chen. Non mancheranno rappresentanti istituzionali internazionali, come l’ambasciatrice libanese Mira Daher Violides, il ministro albanese Pandeli Majko, il Giudice Federale Usa Arthur J. Gajarsa, il già Ministro dell’Economia e Presidente dell’Attika Bank di Atene Panagiotis Roumeliotis.
La tre giorni, la cui partecipazione varrà per i crediti formativi dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, si aprirà con il Primo Rapporto sul Futuro del Mezzogiorno. Lo studio innovativo, che anticipa gli scenari economici e politico-sociali del Sud Italia nei prossimi vent’anni, sarà illustrato da Roberto Poli, Cattedra Unesco sui sistemi anticipanti dell’Università di Trento e Ad di Skopìa.
Spiega Nino Foti, Presidente della Fondazione Magna Grecia: «Siamo in tanti a voler cambiare le cose, a voler invertire la tendenza che sta creando divari sempre maggiori tra Nord e Sud. Ma come farlo davvero? SUD e FUTURI nasce da questa urgenza, ed è molto più che un progetto: è la voglia di cambiare veramente le cose. Questa è la nostra scommessa, che metteremo in campo a Palermo: iniziare a tracciare la strada – le strade – per essere parte attiva di quello che sarà. Perché non è più tempo di guardare dall’esterno per giudicare il lavoro degli altri: dobbiamo costruire insieme il futuro nostro e delle nuove generazioni».