A Brognaturo le fontane pubbliche diventano private


Calabria Resistente e Solidale chiede la revoca di una Ordinanza dal sapore razzista oltre che anticostituzionale 

L’acqua è indispensabile per la vita dell’uomo, la plastica no.
Calabria Resistente e Solidale manifesta disappunto per una Ordinanza cervellotica che vieta la possibilità di approvvigionarsi dalle fontane pubbliche.

Con Ordinanza n. 3 del 7 gennaio il Sindaco di Brognaturo – forse alla disperata ricerca di visibilità e ritenendosi il padrone dell’acqua – ha pensato bene di contrastare il Covid impedendo alla popolazione di approvvigionarsi alle fontane pubbliche.

Ma non tutti i cittadini rappresentano un pericolo per il Sindaco, solo chi non è residente.
A Brognaturo, infatti, soltanto i non residenti costituiscono un pericolo per la salute pubblica.
Le reali ragioni di questa assurda decisione, risiedono in una rete idrica fatiscente ed in un territorio atavicamente abbandonato a se stesso, dove basta una frana per far saltare la conduttura dell’acquedotto Alaco.

Non è il momento di giocare a fare gli sceriffi, specie se si è alle prese con una terribile crisi idrica, ma di pensare ad assicurare, sul serio, l’acqua potabile (quella che i cittadini pagano profumatamente) nelle abitazioni.

E così, non riuscendo a garantire il diritto all’acqua nel proprio territorio, il sindaco di Brognaturo prova a canalizzare la rabbia contro i “migranti dell’acqua”.

Calabria Resistente e Solidale nel ribadire l’inadeguatezza dell’Ordinanza chiede che il Sindaco provveda immediatamente a revocarla.
Del resto soltanto degli incoscienti, in piena emergenza economica, possono pensare di favorire l’acquisto di bottiglie di plastica altamente inquinanti.

Non foss’altro perché l’acqua è un bene pubblico e perchè i Calabresi non meritano questo provvedimento dal sapore vagamente razzista e sicuramente anticostituzionale.