La SME Assembly è l’evento più significativo per le piccole e medie imprese in Europa che si propone di promuovere l’imprenditorialità a livello pan europeo e si svolgerà a Bratislava dal 23 al 25 novembre organizzata dalla Commissione europea, in collaborazione con la Presidenza slovacca del Consiglio dell’UE. All’assemblea prenderanno parte più di 600 rappresentanti di imprese, governi e mondo accademico provenienti da tutta Europa.
Nell’ambito della European Enterprises Week, con il patrocinio del Commissario europeo per il mercato unico, industria, imprenditoria e le PMI, è stato lanciato un concorso di idee rivolto ai giovani dai 16 ai 25 anni di età in tutta Europa, i quali hanno risposto alla domanda: “Cosa può fare l’UE per incoraggiare più giovani a diventare imprenditori?” concorrendo all’opportunità di aver voce su una delle questioni economiche più pressanti per l’Europa.
La giuria composta da accademici, da imprenditori e da rappresentati della Commissione Europea e del paese che tiene il semestre di presidenza del Consiglio Ue, ha premiato i migliori contributi pervenuti tra cui quello di Francesco Foglia, l’unico italiano, giornalista e studente dell’Università della Calabria, che si occupa di affari europei e che ha all’attivo diverse esperienze in ambito internazionale.
Foglia propone la creazione di un nuovo modello societario europeo dedicato esclusivamente alle imprese giovanili, denominato European Youth Company (EYC). Secondo Foglia, «uno dei problemi più importanti che l’Unione europea deve affrontare è la disoccupazione giovanile. Il Piano d’azione per l’imprenditorialità 2020 della Commissione europea rappresenta un importante punto di partenza per raggiungere la creazione di nuovi obiettivi di business. Tuttavia, l’adempimento di molte azioni è lasciato alla volontà dei singoli Stati e non è, dunque, vincolante. È necessario adottare una legislazione adeguata, armonizzata a livello europeo, in grado di stimolare la proliferazione di aziende guidate da giovani».
Una raccolta di venture capital più semplice, anche tramite crowdfunding, l’applicazione di un tasso di interesse uniforme e i requisiti anagrafici e di istruzione universitaria degli amministratori, sono solo alcune delle caratteristiche che il regolatore europeo dovrebbe – secondo la proposta – implementare. «Oltre ad una normativa comune- aggiunge Foglia- deve essere incoraggiata in tutta Europa la cultura d’impresa, soprattutto durante gli ultimi anni di corsi scolastici e universitari».