L’euroscetticismo in Italia resta esteso


Il Movimento “Italia Plurale” ritiene fondamentale che bisogna dare più fiducia all’UE

“Gli italiani pensano che l’Italia non si riprenderà dalle conseguenze della pandemia e che gli altri Paesi UE non dimostrino solidarietà con il nostro Paese nei ricollocamenti dei migranti”. È l’indagine della ricerca da parte dell’Istituto di Affari Internazionali nel corso di un dibattito sull’euroscetticismo promosso dagli uffici del Parlamento UE in Italia, Ungheria, Spagna e Francia.

Il meeting è stato stimolato dal libro “Euroscepticism and the Future of Europe: views from the capitals”, diretto da Paul Schmidt. Secondo i dati di Eurobarometro il 75% dei cittadini è convinto che l’Italia non si ripiglierà dalla difficoltà pandemica, soltanto il 28% fa affidamento sull’UE. I partiti euroscettici fanno pungolo sulle apprensioni dei cittadini è al momento sono, in Italia, con un consenso elettorale intorno al 35%, secondo i sondaggi.

“È vero che all’inizio della pandemia la solidarietà non è stata dimostrata dagli altri Paesi UE, ma l’Italia era il primo Paese colpito e l’UE non era pronta, così i cittadini hanno percepito gli aiuti dalla Cina e la Russia come più rapidi” ha asserito l’Istituto di Affari Internazionali.
Secondo il vicepresidente del Parlamento UE, Othmar Karas del PPE, “Il problema dell’euroscetticismo è la cattiva comunicazione dei Paesi UE sui benefici degli accordi europei per i cittadini”. Ed ha proseguito “Non sono contrario al fatto che il 26,2% degli eurodeputati siano euroscettici, ma l’euroscetticismo sta creando divisioni in tutti i partiti, anche quelli europeisti, e soprattutto sta dividendo la società”.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” ritiene fondamentale che bisogna dare più aspettative all’UE, visto che il futuro del nostro Paese è sempre più all’interno dell’UE, non solo nel momento del bisogno come sta succedendo ora in questa fase della pandemia.
Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” è del parere che l’euroscetticismo non possa essere per il nostro Paese una soluzione tale da permetterci di essere più forti in Europa e nel mondo, al contrario solo con un’UE forte possiamo avere più possibilità nel panorama mondiale, cosa che è stata certamente intuita ed accettata da parte di altri paese UE – vedesi Germania e Francia – che di certo non auspicano un’uscita dall’UE.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” pensa piuttosto che sia indispensabile che l’Italia conservi il suo posto all’interno dell’UE, in modo tale da poter beneficiare non solo degli gli aiuti percepiti dall’UE, ma per poter svolgere all’interno di tale istituzione un ruolo sempre più capillare.
Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” considera che essere “euroscettici” non significhi essere anti – europeisti, al contrario esso deve significare di essere più europeisti perché si vuole un’UE migliore e più forte, ma soprattutto non bisogna dividere la società in favorevoli o contrari all’UE, perché altrimenti non ci sarà di certo un futuro sereno per il nostro “Belpaese”.