Al tempo del Coronavirus come sarà il Natale per i pescatori? Certamente festività diverse con un settore pesca in grande difficoltà e senza nessun intervento a sostegno di Regione e Comuni costieri. Nessuno disposto ad accogliere il grido d’allarme dei piccoli pescatori artigianali e qui, a Corigliano-Rossano, in particolare, avvertiamo anche la lontananza del Comune, in questa grave emergenza, per non aver realizzato il “mercatino ittico al consumo, anche provvisorio” e non aver ancora risolto la presenza “legale” delle piccole imbarcazioni dei pescatori sulla spiaggia.
Di sicuro in questo momento difficile si avverte la lontananza di chi dovrebbe avere il dovere di intervenire per ascoltare i pescatori. Noi al Comune vorremmo chiedere di accelerare i tempi per la realizzazione del mercatino ittico al consumo e risolvere in maniera definitiva la presenza legale delle piccole imbarcazioni dei pescatori sulla spiaggia di Schiavonea. Questa la richiesta avanzata da più tempo per sostenere il comparto al tempo dell’emergenza da Covid-19. Ma, purtroppo, così sembra, non stiamo andando nella direzione giusta. Invece, in questo periodo abbastanza complicato e difficile viene presentato l’elenco delle cose fatte dal Comune di Corigliano-Rossano. L’elenco è dettagliato, ma, a nostro avviso, risulta esagerato quando vengono tirati in mezzo i piccoli pescatori artigianali di Schiavonea e i risultati raggiunti con la “manifestazione di interesse”.
Trascorsi diversi mesi senza risposte dalla manifestazione di interesse, riteniamo corretto e utile fare chiarezza. Dopo la delibera della Giunta comunale del 24 dicembre 2019, può essere considerato un risultato positivo aver messo a bando solo la manifestazione di interesse? E dopo 157 giorni dalla chiusura del bando perché non si è ancora risolto il problema della presenza legale delle piccole imbarcazioni sulla spiaggia antistante il borgo marinaro con i pescatori ancora in Tribunale? E poi la mancanza del “mercatino ittico al consumo” per la vendita diretta del “prodotto ittico locale” sbarcato dalla flottiglia della piccola pesca sta provocando ulteriori danni ad una categoria da più tempo alle prese con tante emergenze mai risolte che si aggiungono all’emergenza di ritorno da Covid-19. Per dare una soluzione a queste ulteriori emergenze, come Comitato Pescatori, riteniamo importante il ruolo e la funzione di chi ha responsabilità istituzionale e politica per cercare di risolvere in tempi rapidi questa che è la madre di tutte le emergenze per una delle marinerie storiche della piccola pesca artigianale del litorale ionico.
Ma quando lavoratori di una comunità laboriosa, come i piccoli pescatori artigianali, loro malgrado, vengono denunciati e portati in Tribunale per aver occupato dieci metri di demanio marittimo per ogni piccola imbarcazione sulla spiaggia antistante il Borgo marinaro di Schiavonea; quando pur chiedendo ai rappresentanti delle Istituzioni locali una soluzione nel pieno rispetto della legge per come previsto dal Piano di Spiaggia dell’ex-Comune di Corigliano Calabro; quando né l’ex Commissario prefettizio del nuovo Comune, né gli attuali amministratori hanno accolto l’appello per individuare una soluzione “transitoria e provvisoria” per uscire dall’illegalità e consentire, soprattutto in questa lunga emergenza sanitaria, lo svolgimento dell’attività nel pieno rispetto della legalità, sorge il dubbio, del tutto legittimo, che qualcosa non va.
A questo punto, visto che vogliamo pensare sempre in positivo, i ritardi, probabilmente, sono ascrivibili alla sola disattenzione? Dalla fine della manifestazione di interesse (26 giugno 2020) sono trascorsi 157 giorni senza avere risposte. Non sarebbe opportuno dare attuazione completa alla delibera della Giunta municipale di Corigliano-Rossano n.316 del 24.12.2019? Questa è la risposta che può dare una soluzione definitiva all’occupazione abusiva della spiaggia con le piccole imbarcazioni. Per chiarezza vogliamo solo ricordare che i piccoli pescatori, per come previsto dal Piano Spiaggia vigente, di fatto si sono sostituiti al Comune per l’organizzazione dei servizi previsti dall’articolo 20 dello stesso Piano. Come è noto il Comune avrebbe dovuto realizzare e organizzare tutti i servizi previsti e i piccoli pescatori avrebbero dovuto chiedere, semplicemente, i pochi metri necessari di demanio marittimo per tirare a secco sulla spiaggia, nel Comparto n.3, le piccole imbarcazioni.
Tuttavia, per evitare fraintendimenti, a noi non interessa la polemica, vogliamo semplicemente contribuire a dare una soluzione definitiva a questa emergenza dei piccoli pescatori. L’impianto della delibera n.316/2019 della Giunta municipale è assolutamente condivisibile. Tuttavia, i pescatori artigianali hanno bisogno di ritrovare serenità, soprattutto in questa grave emergenza sanitaria, per svolgere l’attività di pesca nel pieno rispetto della legge e questo è possibile solo se si ripristina in tempi rapidi la presenza legale delle piccole imbarcazioni sulla spiaggia antistante il Borgo marinaro di Schiavonea e viene realizzato il “Mercatino ittico al consumo” per rendere legale la vendita diretta garantendo, oltre alla qualità del prodotto, l’osservanza delle norme igienico-sanitarie.
Salvatore Martilotti – “Comitato Pescatori Calabria”