Ha continuato a gonfiarsi il corso dell’Esaro che per fortuna non ha rotto gli argini anche se ieri è esondato in alcuni punti. Così confermano dal Centro coordinamento soccorsi riunito in prefettura a Crotone. Il fiume, la cui esondazione nel 1996 provocò sei morti, però preoccupa e per questo da ieri si sono messe in sicurezza tutte le persone (circa 200) che abitano nelle cosiddette aree R4 quelle a più alto rischio idrogeologico che si trovano sia nei pressi del fiume che dei canali in località Margherita.
Le famiglie che sono state messe in sicurezza dopo il primo punto di raccolta nella struttura Palamilone sono state ospitate nell’Hotel Casarossa dove hanno avuto assistenza e pasti. Si è rafforzato l’organico dei vigili del fuoco.
In arrivo al comando provinciale di Crotone, dove gli uomini in servizio hanno operato a pieno organico con 8 squadre e 2 sezioni di fluviali, compiendo finora centinaia di interventi tra cui il recupero di 80 persone bloccate in casa o in auto, rinforzi da Reggio e Vibo Valentia. Sono arrivati anche vigili da Puglia e Campania che alloggeranno a Cirò Marina.
Nella sola città di Crotone sono in attesa 200 interventi per il prosciugamento di scantinati o garage. E il maltempo che si è abbattuto nelle ultime 24 ore sta causando disservizi ad alcuni impianti acquedottistici regionali. Lo fa sapere la Sorical. Al momento lo schema idrico Tacina è fermo per l’interruzione dell’energia elettrica a causa di un guasto alla linea di alimentazione alla cabina elettrica.
Da questa mattina la fascia costiera tra Steccato di Cutro e Le Castella è senza approvvigionamento idrico. Anche il Comune di Cutro è senz’acqua da questa mattina per il fermo dell’impianto comunale. Il campo pozzi Palombaro, che serve i Comuni di Scandale e San Mauro Marchesato, è stato ripristinato questa mattina da una squadra elettrica della Sorical che ha proceduto a riavviare l’impianto nonostante le difficoltà di accesso al sito. (QuiCosenza.it)