Muccino, istigazione e prendi i soldi e scappa


Circola una frasetta del cineasta Muccino, secondo il quale è giustificato il gesto di una tizia che ha usato violenza contro Salvini. Io ci vedo una bella istigazione a delinquere: ma, se mai, ci pensi un giudice.

Attenti, ragazzi: non esiste un’istigazione presunta buona e un’istigazione presunta cattiva. Oggi qualche buonista giustifica il gesto contro Salvini… domani qualcun altro dirà lo stesso di un gesto contro Zingaretti, o contro Di Maio, o contro… boh, fate voi: l’elenco è lungo.

Dite voi: Ma, prof, a te che te ne importa di Muccino? Come regista, niente, perché non ho mai visto un suo caramelloso film, e mai non lo vedrò; come politicante della domenica, ancora meno. E non ve ne venite con chiacchiere del tipo Ma se non vedi come fai a giudicare? Uh: per esempio, se mi fate leggere un ode di Orazio, al primo verso dico subito che è eccelsa; se mi date la poesia che ha vinto il Premio Frittola, basta il titolo e la getto subito nel cassonetto. Mestiere, ragazzi, come se portata le scarpe dal calzolaio e quello vi dice se si possono riparare o è meglio buttarle via.

Però c’è che la Regione Calabria (presidente Jole Santelli, assessore Spirlì, Tallini presidente del Consiglio, etc) ha passato, o passerà a quel tizio la bella somma di euro 1.700.000 (un milione e settecentomila; per i nostalgici, tre miliardi e mezzo di lire), affinché egli, il buonista Muccino, e tra un’istigazione e l’altra, faccia qualcosa, dicono uno spot, a favore delle Calabria; con l’ausilio, pare, di Raul Bova: un altro sparito.

Ad oggi, 11 settembre 2020, costui non ha girato nemmeno un filmatino da gita scolastica con nessun Raul. Prendi i soldi e scappa? Era il titolo di un vecchio film di ben migliore regista, Woody Allen.

L’ho scritto detto, e chiesto personalmente alla Santelli, la quale non ha trovato il tempo di rispondere. Ora che i giornali di centro(destra) sbattono Muccino in prima pagina, vediamo che fa!

Secondo me, sono urgenti questi provvedimenti:
– mandare a casa, volando, il Muccino;
– farsi restituire eventuale anticipo, con interessi;
– bandire un concorso serio tra registi e autori calabresi, calabresissimi, e che conoscano la Calabria; fuori idee belle e vivaci, ovviamente senza antimafia segue cena.

Non ci vuole molto, a levarsi di torno Muccino. La Santelli si studi il contratto, e chieda al Muccino come mai, dopo mesi, non ha mai tirato fuori pro Calabria manco una fotografia; gli intima una settimana di tempo per consegnare il prodotto, e lunedì dell’altra lo caccia a pedate…
Pedate metaforiche, ovvio: mica io sono Muccino, che spinge alla violenza. Non servono scarpe chiodate, basta una lettera.

A proposito: Tallini non trova niente da obiettare? e l’opposizione… ahahahahahahahahahahahahahah. L’opposizione rende al centro(destra) il favore di quanto c’era Oliverio, e il centro(destra) sorrideva e collaborava.
Ah, dimenticavo: Spirlì è della Lega! Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh!

Ora magari qualcuno chiederà: Ma tu non hai votato Santelli? Sì, ora ve lo rivelo, ho votato Santelli, e lista Lega: ed è esattamente per questo che stamani sono inviperito come un bufalo.
E già: se devo votare a “destra” per ingrassare la sinistra, alla prossima tornata salto un passaggio e voto a sinistra io. Fatevi sotto, compagni.

Ah, un’altra piccola amnesia. Ho sentito in tv la Santelli dichiarare “Muccino farà amare la Calabria perché è il regista dell’amore”: eheheheheheheheheheheheheheh. Alla faccia dell’amore, l’istigatore!

Ulderico Nisticò