I carabinieri lo hanno arrestato in flagranza R. T., 30enne pastore di Cinquefrondi per il reato di coltivazione di sostanza stupefacente. I militari infatti, dopo aver individuato una piantagione in un’area boschiva impervia, hanno iniziato un prolungato servizio di osservazione, attendendo l’arrivo del ragazzo per curare le piante che erano strategicamente posizionate ad una altezza di circa 800 metri, all’interno di una piazzola occultata da alti rovi e circondata da alberi.
L’obiettivo era evitare di rendere visibile la piantagione dall’alto e difficilmente raggiungibile da terra. Inoltre il trentenne per entrare nella piantagione aveva realizzato anche un artigianale cunicolo tra i rovi di oltre 50 metri. Oltre 100 le piante di canapa indiana, una parte delle quali di oltre 2 metri e mezzo di altezza, sequestrate e sottratte alla vendita al dettaglio al pastore improvvisato “agricoltore”.