Il professor Antonio Viscomi replica, su Il Quotidiano del Sud, all’articolo intitolato “spuntano strani segni nel concorso a preside”, a firma di Antonella Mongiardo.
In data odierna (17/07/2015, ndr) è stato pubblicato sulla pagina 17 di Catanzaro, de Il Quotidiano del Sud, un articolo nel quale si afferma che la Commissione – da me presieduta- nominata per il concorso a Dirigenti scolastici, avrebbe svolto i lavori in modo irregolare ed illegittimo e, addirittura, che il sottoscritto avrebbe commesso illeciti.
Tuttavia, diversamente da quanto affermato nell’ articolo de Il Quotidiano- firmato da Antonella Mongiardo, la quale porta lo stesso nome di una candidata che non ha superato la prova scritta dello stesso concorso- la regolarità dei lavori della Commissione è stata accertata con numerosissime sentenze definitive passate in giudicato, nei giudizi svolti su iniziativa degli interessati dinanzi al Tar ed al Consiglio di Stato. Mentre è assolutamente falso qualunque coinvolgimento del sottoscritto nella confezione e/o distribuzione – gratuita o a pagamento che dir si voglia- di materiali contenenti le domande delle prove.
Certamente non sfugge ad alcuno che questioni già, da tempo, ampiamente giudicate dalle Autorità competenti siano riproposte oggi, da parte della dott.ssa Mongiardo- stranamente in perfetta coincidenza con l’ assunzione di responsabilità pubbliche da parte del sottoscritto.
Prof. Antonio Viscomi
Puntualizzazioni di Antonella Mongiardo
In riferimento all’intervento del professore Antonio Viscomi (Il Quotidiano del Sud, 18/ 07/ 2015, pag. 17), la sottoscritta, autrice dell’ articolo oggetto di replica, intende fare delle puntualizzazioni, per rispetto dei lettori e, soprattutto, della verità, che rischia di essere distorta dalle affermazioni “parziali” del professore.
Il professore Antonio Viscomi, presidente di commissione nel concorso per dirigenti scolastici 2011, afferma che “la regolarità dei lavori della Commissione è stata accertata con numerosissime sentenze definitive passate in giudicato, nei giudizi svolti su iniziativa degli interessati dinanzi al Tar ed al Consiglio di Stato”.
Non dice, però – come ha fatto la sottoscritta nei suoi articoli, pubblicando finanche le sentenze- che i tribunali amministrativi hanno, si, rigettato i ricorsi, ma si sono espressi solamente sul punto dell’ incompatibilità. Su altre circostanze (come gli strafalcioni morfosintattici e concettuali rinvenuti in elaborati di candidati ammessi agli orali, i numerosi compiti contenenti parti identiche al contenuto di libri e e-book non stampabili, etc) Tar e CdS non hanno preso affatto posizione, come se tale aspetto non fosse di loro competenza. Eppure, tra partentesi, altre volte il Tar Calabria si è espresso sul punto della valutazione. Ad esempio, nel concorso per un posto di avvocato indetto dalla Provincia di Cosenza, quando il collegio del Tar, accogliendo il ricorso di una candidata esclusa, che denunciava gli errori ortografici rinvenuti negli elaborati del vincitore, annullava la graduatoria di merito, disponendo il rinnovo della procedura concorsuale da parte di una diversa commissione.
Il professore Viscomi afferma di essere estraneo alle accuse anonime dei forum, in merito a dischetti e quant’ altro; non spiega, però, perché non abbia mai preso provvedimenti contro quei post pesantemente diffamatori nei confronti suoi e della P.A.( post riportati testualmente da riviste di settore). Cosa che invece hanno fatto i candidati, denunciando questo ed altri fatti alla Procura della Repubblica di Catanzaro. Sarebbe cosa gradita se il professore Viscomi volesse concedere un’ intervista alla sottoscritta. La quale, sia in veste di partecipante al concorso che di giornalista curiosa, ha chiesto di visionare gli atti, insieme a moltissimi altri candidati, per conoscere dall’ interno certi meccanismi di funzionamento della pubblica amministrazione (si chiama giornalismo d’ inchiesta).
Un’ ultima osservazione. Il professore Viscomi afferma che la sottoscritta starebbe parlando del concorso a preside solo ora, in “perfetta coincidenza” con la Sua assunzione di responsabilità pubbliche. Ciò è falso. La sottoscritta e molti altri (candidati, giornalisti, sindacalisti) hanno sempre scritto, da tre anni a questa parte, su giornali, riviste e siti d’ informazione, delle “illogicità” del concorso calabrese. Eppure, in tre anni, solo ora il professore si scomoda a dare una risposta. Una coincidenza, forse, c’è, è vero. Ma vale solo per il professore Antonio Viscomi, il quale, evidentemente, come già accaduto ad altri personaggi pubblici, si sente vittima della sindrome da “delegittimazione”.
Antonella Mongiardo
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Spuntano “strani” segni nel concorso a preside