Stavo per i fatti miei in un supermercato, quando mi avvicina un signore: “Professore, io vi seguo sempre: ma ditemi, perché non si fa un lungomare unico?”; e voleva dire da Soverato a sud e nord.
Rispondo: “Perché non c’è un sindaco unico”, e intendevo dire un comune unico; comune unico, non trucchetti tipo consorzi etc. Conurbazione, che del resto manca per la legge e per i fatti c’è già, a causa della più cocciuta assenza di piani regolatori negli ultimi cinquant’anni: provate a spiegarmi dove, alla Cittadella, finisce Soverato e inizia Satriano; o se la Torre Ravaschiera è di Satriano o di Davoli; o a chi appartiene la Stazione di Montauro… eccetera.
Era questa, l’occasione, ora che si vota a Davoli, Montauro, Montepaone, Satriano, Soverato. Bastava un gesto di coraggio, un referendum di mezza giornata, cinque atti dei Consigli comunali… Cosa fatta, capo ha, come disse Mosca de’ Lamberti. Ah, bisogna aggiungere anche Gagliato e Petrizzi, e, perché no, S. Sostene.
Pigliamo per buoni i dati ufficiali della popolazione (molto discutibili), viene fuori un aggregato di 29.000 anime, con un vasto territorio variegato tra mare, colli, montagna e aree pianeggianti; con una sia pure disordinata e precaria attività turistica; e con attrattiva di servizi e scuole per tutto l’interno del Basso Ionio. Insomma, una città. Il futuro… il sognato sindaco di 29.000 persone conterebbe qualcosa, a differenza di quello di 0,450! E anche quello di 9.000, ragazzi, non è esattamente una potenza mondiale…
Hai voglia a portare l’esempio di Corigliano – Rossano, con 85.000 abitanti e un territorio di 365 kmq. A proposito, la famosissima Perla dello Ionio ne ha 7,5: sette chilometri quadrati e mezzo!!! Un francobollo.
E vi ricordare quando Mancini e Drosi tenevano i convegni sulla conurbazione, segue cena? Evitarono di invitare l’unico che ha le idee chiare… ma le cene, e che cene… Fallito il tentativo, e post coenas, Drosi riempì i confini, anche sulla spiaggia, di cartelli SATRIANO, tipo Non passa lo straniero… zum zum! Invitare al convegno, mica a cena. Altro che fusione.
Niente da fare, dunque: il 20 settembre prossimo, tutti a cercarsi il sindaco locale.
Ora io vorrei sentire i candidati cosa ne pensano della conurbazione. Possono esprimersi anche in senso contrario, ovvio: il problema è che non si esprimono, è che non ho sentito uno starnuto su questo argomento.
Ulderico Nisticò