Da domenica 6 settembre prenderà il via Sound Bocs, prima music farm a sfondo civile di Musica contro le mafie, e avrà luogo presso i Bocs Art di Cosenza, ubicati in uno scenario altamente evocativo lungo il fiume Crati.
Ad abitare i Bocs saranno dieci musicisti, che realizzeranno brani inediti e originali ispirati alle tematiche e ai valori di “Musica contro le mafie”. Oltre alle sperimentazioni sonore, protagonista sarà l’arte visiva. La sinergia tra le arti si concretizzerà attraverso “le visioni dei giovani di questa terra, dei giovani calabresi impegnati – afferma Vittorio Politano, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro – nella sensibilizzazione alla bellezza e all’arte, unici nostri strumenti di resilienza “Contro le mafie”, contro l’abbrutimento che deriva da negazione, nascondimento e omertà”.
Difatti, Sound Bocs è supportato da partner istituzionali e culturali di grande prestigio nazionale e internazionale, tra cui “Perchicrea” di MIBACT e SIAE, Comune di Cosenza, PiùomenoPop, La voce Produzione e Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
Proprio un gruppo di studenti ed ex studenti dell’Accademia esporrà nei Bocs, tra gli spazi dedicati alle residenza, i luoghi aperti e il centro polifunzionale, opere realizzate ad hoc per il progetto: Lucia Borrello, Tania Bellini, Alessia Coniglio, Anna Vittoria Cossari, Luca Granato, Elisabetta Larotonda, Simona Massara, Tommaso Palaia, Deborah Porco, Francesco Trunfio, Marica Zarola sono gli studenti protagonisti di questa esposizione. Giovani talenti – afferma Simona Caramia (docente ABA e co-curatrice della selezione delle opere) – che declinano la creatività attraverso la pluralità di linguaggi e le rispettive ricerche. Ogni studente si è soffermato su aspetti e implicazioni molteplici della lotta contro la mafia, non urlando, ma piuttosto sussurrando che il cambiamento di rotta è possibile, se lo si opera come scelta collettiva e condivisa, a partire dal basso.
Per Sonia Golemme (docente ABA e co-curatrice della selezione delle opere) la partecipazione di una Accademia di Belle Arti è una scelta doverosa e quella dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, lo è ancora di più, anche solo per il valore simbolico che questa scelta rappresenta. “L’istruzione, la cultura e l’arte, nelle sue diverse espressioni, sono le armi per cambiare il futuro, gli strumenti chiave per creare una società civile capace di mobilitare gli animi. I nostri studenti sono giovani artisti impegnati e consapevoli di poter cambiare il proprio territorio in meglio.”
Le attività in cantiere non finiscono qui: la sinergia proficua tra istituzioni ha determinato una seconda convergenza, ovvero la realizzazione di un workshop sulla progettazione del suono, destinato a tutti gli studenti dell’Accademia. L’iniziativa avrà luogo a settembre, a cura di Vladimir Costabile, technical coach della music farm Musica contro le mafie.