E’ inequivocabile. La storia e la geografia indicano fin dalla più remota antichità (forse anche pre-omerica) nella città di Squillace la denominazione del Golfo sullo Jonio che va da Punta Stilo (a sud) fino a Isola Capo Rizzuto (a nord). Un arco di circa cento chilometri. Almeno una trentina i Comuni che hanno la vista sul suo mare, suddivisi in tre province (Reggio, Catanzaro e Crotone). Ma sarà necessario farne un attendibile censimento.
L’Università delle Generazioni di Badolato (CZ) ha recentemente proposto al Comune di Squillace, nella persona del suo assessore al turismo, dottore Franco Caccia, di realizzare la “Festa del Golfo” un appuntamento per accogliere ufficialmente i sindaci dei Comuni dell’insenatura squillacese e tutti gli cittadini che vorranno partecipare, a vario titolo, alla pluralità degli eventi.
Eventi che – secondo Domenico Lanciano ideatore della proposta e responsabile dell’associazione culturale intergenerazionale – potrebbero avere due appuntamenti annuali (primaverile ed estiva oppure estiva ed autunnale) a Squillace e, a rotazione, in uno di quei paesi del golfo che si candiderà alla realizzazione.
Inoltre, si potrebbe costituire, con capoluogo proprio a Squillace, un Consorzio turistico che abbia una medesima politica promozionale e identitaria. Infatti, appartenere al medesimo Golfo è un fattore di appartenenza assai importante. Su tale base si possono costruire numerosi eventi ed utili iniziative associative, pure dal momento che ci sono tantissime cose da valorizzare anche a livelli internazionali.
La proposta (che pare non abbia eguali) è apparsa “condivisibile” all’assessore Caccia, che l’ha ritenuta positiva e auspicabile. Ma bisognerà attendere il parere e la disponibilità delle istituzioni interessate. Il che vorrebbe dire che ci vorrà un bel po’ di tempo, per cui, se l’idea andrà in porto, si tratta di vederla realizzata non prima del 2021 o del 2022. Dipenderà da tanti fattori e da variabili quali adesso è impossibile prevedere. Comunque, si può cominciare a lavorare in tal senso. Sarebbe la prima festa in assoluto per un Golfo in quanto zona omogenea e antico simbolo storico-geografico, preparato direttamente dalla Natura.
Nei prossimi giorni la proposta verrà avanzata a tutti i Luoghi che danno nome ai golfi italiani, specialmente a quelli calabresi e, in particolare, a Lamezia per l’omonimo Golfo che corre parallelo a quello di Squillace a distanza di appena 30 km circa. Sarebbe un interessante “gemellaggio” visto e considerato che il nome Italia è nato (quasi 4000 anni fa, ovvero 16 generazioni prima della guerra di Troia) proprio tra il Golfo di Squillace e il Golfo di Lamezia. Ragion per cui entrambi sono da considerarsi i “Golfi della Prima Italia”.
Ma Domenico Lanciano si spinge oltre e ne proporrà il progetto pure all’Unione per il Mediterraneo (che, costituitasi nel 2008, ha sede a Barcellona, in Spagna) affinché tale particolare “Festa” possa svolgersi in tutti i Paesi delle sponde mediterranee che abbiano un Golfo, grande o piccolo che sia.