Nella giornata di martedì l’Amministrazione ha finalmente presentato il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti per la città di Catanzaro, dopo anni di disservizi, proroghe e scarsa efficienza. Era ora che questa Amministrazione si rendesse conto che differenziare è necessario, e si tratta di un servizio normale, che avvicina la città a realtà eccellenti anche del sud come Salerno. Non ci chiediamo perché non si sia fatto prima, l’importante è che l’Amministrazione ci sia arrivata, ed è un fatto positivo, come è positiva la presenza di una associazione seria come Legambiente. Fondamentale è, però, che il Sindaco non consideri “vittoria” una semplice conferenza stampa, perché chiaramente ci troviamo di fronte un cammino lungo, in cui – come sottolineato da tutti i soggetti promotori – i cittadini devono essere i principali protagonisti. E’ giusto, in proposito, per non indurre nessuno in confusione (cosa che potrebbe capitare tra una propaganda e l’altra) precisare che il servizio aggiudicato decorre dal luglio del 2015, e che ad oggi il porta a porta non è partito, e non partirà prima di alcuni mesi. E per partire su tutta la città le stime ci dicono che ci vorrà circa settembre del prossimo anno, e non sono certo pochi 14 mesi per ottenere questo primo risultato di inserimento nell’intero territorio cittadino. Anche per questo in una interrogazione urgente al Sindaco abbiamo chiesto se il Comune di Catanzaro stia corrispondendo, come ci risulta, l’intero costo del servizio alla società che lo gestisce attualmente. Ci chiediamo se non avrebbe un senso decurtare momentaneamente dagli 800mila euro circa di rateo mensile, che il Comune di Catanzaro corrisponde puntualmente da luglio alla società in questione, le cifre per i servizi ancora non svolti, come ad esempio il porta a porta. Senza nessuna polemica e nel rispetto delle esigenze di servizio aziendali e di cronoprogramma, abbiamo chiesto al Sindaco se ci siano possibilità di danno erariale dato che la pesante bolletta è sulle spalle, anzi tasche, dei cittadini catanzaresi. Ed in proposito sarebbe utile sapere se il comune di Gimigliano, che ha svolto la gara insieme al comune di Catanzaro, si sia determinata diversamente sulle somme da versare alla ditta aggiudicataria della gara per i sevizi non svolti. Non vorremmo, date le recenti esperienze negative – e siamo sicuri non essere questo il caso – che i catanzaresi si trovino nuovamente a pagare per servizi non erogati.
Antonio Giglio e Vincenzo Capellupo, Consiglieri comunali di Catanzaro