Con l’emergenza coronavirus salgono a oltre due milioni i cinghiali che circolano senza freni per campagne e città danneggiando i raccolti e mettendo a rischio la sicurezza delle famiglie, anche nelle poche occasioni in cui è permesso uscire di casa.
A lanciare l’allarme è Coldiretti in relazione alla moltiplicazione degli avvistamenti in Italia. L’organizzazione agricola denuncia preoccupazione per i raccolti resi “più preziosi in questo momento dalla necessità di assicurare adeguate forniture alimentari con l’emergenza coronavirus, ma anche per “la sicurezza dei cittadini che in alcuni territori sono assediati dagli animali selvatici sull’uscio di casa”.
“Una situazione aggravata – sottolinea Coldiretti – dal fatto che con l’emergenza coronavirus spesso sono stati sospesi i servizi di contenimento e i selezionatori, chiusi gli ambiti territoriali di caccia e la polizia provinciale è impegnata nei controlli stradali per la quarantena”.
Viene inoltre segnalato che “non passa giorno che alla Coldiretti non arrivino richieste di aiuto e segnalazioni sulla drammaticità della situazione”. Coldiretti ricorda infine che in Italia, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, ci sono diecimila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici e che sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali.