La malattia COVID-19, che colpisce gravemente le basse vie respiratorie, in poco più di due mesi è riuscita a diffondersi fino a contagiare quasi 100.000 persone in svariati Paesi del mondo. In questa difficile situazione internazionale, che alimenta paure e allarmismo, l’Italia risulta ufficialmente il Paese più infettato dell’intera Unione Europea, con quasi 3900 cittadini risultati positivi al test.
Dopo diverse misure preventive leggere, come la sospensione di ogni uscita didattica e gita in programma, conferenze e comizi, a partire dal 4 Marzo è stato deciso di interrompere qualsiasi attività scolastica e universitaria. Questa scelta è stata estesa al Paese intero per limitare le occasioni di contagio durante quello che è stato previsto dagli esperti come il picco di rischio del virus.
Poiché sono state sospese le lezioni per oltre 10 giorni e non si esclude un ulteriore prolungamento, i dirigenti e i docenti si sono mobilitati per garantire la prosecuzione dello studio degli argomenti previsti dal programma scolastico. Grazie agli strumenti informatici ormai presenti nelle case di ogni italiano, le scuole riescono ad avvalersi di classi virtuali e piattaforme per consentire agli studenti di rimanere al passo con le lezioni teoriche, di affrontare test e completare esercizi.
Sicuramente questi strumenti non possono sostituire una quotidiana lezione con il docente: è infatti impossibile avere il suo completo supporto e attenzione durante lo studio, visto che si tratta di uno studio forzatamente individuale e privo della vigilanza diretta del docente. Inoltre i ragazzi, specialmente i più giovani, percepiscono come amplificate le anomalie createsi nella quotidianità, le differenze, le nuove norme, le distanze, ma soprattutto la paura: per questo è difficile che bambini e adolescenti riescano a concentrarsi sullo studio in un periodo così carico di tensione e frenesia, preoccupazione, ansia.
Ma è proprio su questo punto che si afferma la vera importanza dello studio da casa: sospendere le attività scolastiche è un grosso stravolgimento. Inoltre, i soliti social e i sensazionalismi giornalistici hanno creato un clima di paura eccessivo e dannoso. La scuola che si sforza di mantenere la routine in questo momento di difficoltà aiuta i giovani a mantenere la calma, stimolandone l’apprendimento e l’esercizio mentale. E’ il modo più semplice ed efficace per frenare la paura.
Livia Cornelia Chiefari.