I nonni consigliavano “latte e grappa” ma oggi la soluzione (sempre alcolica) è la birra. Non è il classico rimedio della nonna ma in un certo senso è più naturale di molti altri visto che è proprio la birra la soluzione giusta per combattere il raffreddore.
Lo dimostra uno studio giapponese, secondo cui l’umulone, un ingrediente contenuto nella bionda per eccellenza, avrebbe proprietà terapeutiche contro il virus del raffreddore. La scoperta arriva da un team di ricercatori giapponesi della Sapporo Medical University, che ha studiato a lungo i segreti della birra.
Il ricercatore Jun Fuchimoto sostiene che l’umulone, un componente chimico trovato nel luppolo, ha un effetto antinfiammatorio contro il virus sinciziale, che negli adulti si presenta come un comune raffreddore, ma che nei bambini e soprattutto nei neonati può causare gravi problemi respiratori fino a trasformarsi, in casi estremi, in polmonite. Grazie a questo componente sarebbe possibile, sempre secondo la ricerca giapponese, debellare il virus, contro cui finora non sono stati trovati vaccini.
Le quantità di umulone presenti nella birra però, sono molto basse, al punto che per essere efficace nella lotta alla patologia sarebbero necessarie circa trenta lattine di birra da 350 ml. La scoperta ha dato il via a nuove ricerche, questa volta gestite dalla società giapponese Sapporo, per creare cibo e bevande analcoliche, in modo che anche anche i bambini possano assumerle, in cui sia contenuto l’umulone.
Quella giapponese però, è solo una delle molte scoperte a favore della birra, in passato già ritenuta responsabile del rafforzamento delle ossa e della prevenzione dell’osteoporosi grazie alle elevate quantità di silicio in essa contenuta. Ovviamente, l’invito è comunque a non abusare della bevanda che se consumata in eccesso, porterebbe più rischi che benefici.