Il 2, 6 e 9 febbraio in scena rispettivamente le Compagnie “Nati per caso”, “Teatro Incanto” e il “Gruppo teatrale Feroletano”.
Attende una settimana intensa, nell’ambito del Concorso regionale Uilt, prima delle battute finali. Sul palcoscenico del Teatro “Impero”, a Chiaravalle, si avvicenderanno tre compagnie.
Domenica 2 febbraio, alle ore 18.30, toccherà ai “Nati per caso” di Vibo Valentia. Saranno interpreti della commedia brillante in vernacolo “La villa degli Olmi”, scritta dal maestro siciliano Francesco Chianese, riadattata e diretta da Angela Bentivoglio.
Due sorelle, Matilde ed Ermelinda, ereditano una villa, molto rinomata in paese, di proprietà del duca Ubaldo Benso. Una delle due sorelle è figlia del duca in questione, nata da una relazione extraconiugale. L’eredità al centro della commedia, i soldi, le liti tra congiunti, vicissitudini e tanti colpi di scena. Prevarrà alla fine l’amore mettendo fine all’astio e ai rancori venutisi a creare tra famiglie? E soprattutto si scoprirà chi tra Matilde ed Ermelinda è la figlia del duca? Il finale è tutto da scoprire.
Giovedì 6 febbraio, alle ore 21, sarà la volta dell’Associazione “Teatro Incanto” di Catanzaro e di uno dei suoi cavalli di battaglia, la commedia “Giù il cappello”, testo e regia di Francesco Passafaro.
Un benzinaio quarantatreenne da tutta la vita coltiva il sogno di entrare all’Accademia d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” di Roma.
Supera il provino con uno stratagemma, nonostante questo sia riservato a chi abbia meno di 25 anni, ma una volta che il suo sogno è diventato quasi realtà, capisce che la felicità è più vicina di quanto non si creda; infatti, può essere ugualmente soddisfacente fondare una compagnia nella propria città, coinvolgendo le persone del posto.
La commedia rispecchia la filosofia del Teatro Incanto, rappresentandone un po’ il manifesto, con i propositi che pian piano, negli anni, sono diventati realtà.
Domenica 9 febbraio, alle ore 18.30 il Gruppo teatrale Feroletano proporrà la commedia “Qua, là, sotto, sopra”, di Italo Schirinzi, liberamente tratta e tradotta con la regia di Finita Cerchiaro.
Ambientata nella città di Catania ai giorni nostri, ha come protagonisti principali due coppie che vivono la crisi del proprio rapporto.
Ciro e Cira sono fidanzati. Le loro vicissitudini si intrecciano con la dinamica della relazione del dottore Scompagnato con la consorte Assunta.
A fare da spettatrice non troppo disinteressata Concetta, la madre di Cira. Il padre Anselmo invece non riesce a comprendere cosa realmente stia avvenendo o forse non glielo fanno capire…
Il Concorso teatrale regionale prosegue come sempre grazie all’organizzazione del Gruppo folcloristico musico teatrale “Città di Chiaravalle”, in linea con le direttive della Uilt Calabria. È patrocinato dall’Amministrazione comunale cittadina, con il sostegno della Consulta della Cultura.