Sono abbondanti duemila anni che si discute se la battaglia di Canne del 216 aC si svolse a destra o a sinistra dell’Aufido (Ofanto). È lecito, come in politica, stare a sx o dx della questione, ma se uno dice che la battaglia di Canne non ci fu, oppure che non vinsero né Annibale né i Romani ma i Turchi o i Sioux, questa non è opinione, e nemmeno bugia, ma ignoranza.
RAI Calabria del 24 gennaio spaccia che il campo di Ferramonti di Tarsia fu nazionalsocialista, abbreviato NAZISTA, quindi fu tedesco detto anche germanico.
È una delle innumerevoli prove che a scuola si studia malissimo o niente la storia; e non dico quella di Ferramonti, che è un particolare, ma la storia in genere; e quella della Calabria, ancora peggio.
Urge una lezione. Premessa: gli “occhi della storia” non sono, insegna il Vico, le ideologie, ma la geografia e la cronologia.
Geografia: nel 1940, l’Italia, dai confini più vasti ad est, possedeva Libia, Dodecaneso, Albania, Eritrea, Somalia, Etiopia; in tutti questi luoghi e altri si combatté contro vari Stati confinanti e non.
Cronologia: il 10 giugno 1940, l’Italia dichiara guerra a Francia e Gran Bretagna; nei tre anni seguenti, si svolgono operazioni militari sulle Alpi, nel Mediterraneo, nell’Atlantico, in Libia ed Egitto, in Albania e Grecia, in Iugoslavia e Russia, e in tutti i cieli. Gran parte di queste operazioni sono condotte a fianco dell’alleato Reich Germanico.
Per evidenti anche se inconfessate difficoltà, l’Italia chiede aiuto alla Germania in Balcani, Libia, Mediterraneo. Nessunissima occupazione in Italia prima dell’armistizio, tanto meno a Ferramonti.
Con l’incalzare dei fatti, truppe tedesche combatterono in Sicilia; per poi ritirarsi ordinatamente, attraversando la Calabria per vie interne.
Attenti alle date: l’8 settembre, Badoglio fu costretto a dichiarare l‘armistizio; il 9, gli Angloamericani sbarcarono a Salerno, affrontati da truppe tedesche, che poi si ritirarono a Cassino.
In Calabria, nei primi giorni di settembre, avvennero solo brevi combattimenti tra truppe italiane e angloamericane: Zilastro, Badolato…
Vale per tutto il Meridione. Unico episodio, il bombardamento di navi nemiche al largo di Bari da parte di aerei tedeschi; una nave americana che saltò in aria portava gas asfissiante (alla faccia!), e il vento uccise alcuni cittadini baresi. Fine.
A Cassino fu altra storia. I Francesi portarono dei selvaggi marocchini e algerini che uccisero, violentarono, saccheggiarono i paesi italiani. Gli Angloamericani distrussero con aerei l’Abbazia! Grazie a Dio, i Tedeschi, d’intesa con l’abate, avevano trasferito in Vaticano documenti e opere d’arte.
Lo vedete, ragazzi, quanta ignoranza vi hanno infilato a scuola? Ora resta da vedere se la bufala del campo nazista è un’invenzione autonoma della commossa fantasia della giovane conduttrice, o gliel’ha insinuata qualcuno per incrementare il turismo concentrazionario.
Ulderico Nisticò