Catanzaro – “Desaparecidos calabresi”, Giulia Veltri alla Casa dei Venti


Venerdì 4 dicembre alle ore 17.30 Venti d’autore incontra la giornalista Giulia Veltri alla Casa dei Venti in via Schipani 16/a. Sarà illustrata l’inchiesta giornalistica “Desaparecidos calabresi”, realizzata per il Quotidiano del Sud, che si è classificata al secondo posto al premio letterario e giornalistico “Piersanti Mattarella”.

Jorge Rafael Videla arrivò al potere con un colpo di Stato ai danni di Isabelita Perón. Il golpe si realizza il 24 marzo 1976 e la dittatura durerà fino al 1983, con una prima leadership di Videla e a seguire altri due presidenti fino al ritorno di una democrazia compiuta. Il colpo di Stato ha lo scopo di applicare un piano di riorganizzazione nazionale finalizzato a introdurre un regime neoliberista a favore di selezionati attori economici. Il Piano si fonda sulla repressione violenta e clandestina degli oppositori politici, attraverso la detenzione in veri e propri campi di concentramento, nei quali i detenuti vengono rinchiusi e seviziati per mesi e poi – nella stragrande maggioranza dei casi – uccisi, anche con i voli della morte. Uno strumento di repressione è la desaparicion, ovvero il sequestro, di un’intera generazione (ragazzi a volte di neanche 20 anni). Il terrorismo di Stato sopprime più di 40mila persone, 50mila finiscono nei centri di detenzione subendo angherie e torture, 30mila sono i desaparecidos, coloro cioè di cui si è persa traccia. Molte donne sequestrate incinte partoriscono nei centri di detenzione prima di venir assassinate, assistite dai loro stessi carnefici, e i bambini dati in adozione a persone conniventi col regime.

Molte di queste storie sono calabresi, perché coinvolgono ragazzi per lo più di seconda generazione, nati da genitori calabresi emigrati. E’ calabrese Filippo Di Benedetto, all’epoca referente del Pci in Argentina e sindacalista, che insieme all’allora viceconsole Enrico Calamai mette in salvo centinaia di italiani dalle grinfie del regime. E’ calabrese un altro nome conosciutissimo della militanza antiregime e della letteratura mondiale, ovvero Ernesto Sabato, autore di Nunca mas (Mai più) il più corposo dossier sulla dittatura Videla.

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