Soverato – Una piccola discussione con un cartone


Da buon abitudinario eccomi sul lungomare, guinzaglio e rotolino di sacchetti ad accompagnare il mio fido cane. La giornata è splendida, questo fine ottobre, ci regala ancora sprazzi estivi ed è piacevolissimo passeggiare sullo splendido lungomare. Incontriamo altre persone e Fra un buon giorno ed un come sta, procediamo a passo spedito, quando improvvisamente ci imbattiamo in un cartone per pizza da asporto.

Mentre lo guardo penso che ieri pomeriggio non c’era. “Buongiorno cerchi compagnia? -Gli domando – No grazie, poco più in la c’è il mio gemello con ancora dentro il bordo pizza. Sai, era bruciacchiato e non è piaciuto. Ieri sera due amici hanno pensato, dopo aver cenato, di lasciarci qui, pensando che riuscissimo da soli ad infilarci nel cassonetto dell’immondizia. Brutta vita la nostra, ci strapazzano sul sedile di una macchina lasciando a noi il compito di tenere caldo il loro pasto e poi ci abbandonano qui da soli ad aspettare. Aspettare cosa domando! Ad Aspettare la pioggia che ci biodegradi, con questo caldo chissà quanto tempo dovremo aspettare, con la paura poi che dei brutti cinghiali ci accartoccino. Pensa, ieri sera ne sono arrivati 6 o 7. Brutta vita la nostra, beato te che passeggi su questo splendido lungo mare”.

Faccio qualche passo ed ecco l’altro incarto, per giunta aperto. I cinghiali hanno consumato il poco rimasto e lo hanno scalciato lontano dal suo compagno. “Ti prego portami via da qui, mi urla. Ho paura e poi non senti che cattivo odore che c’è qui!!! “Mentre il dialogo con il cartone continua, mi ricordo di aver portato a spasso il mio pixel, mi giro e lo trovo ad annusare in mezzo all’immondizia che sta a pochi metri dal cartone. Ecco la puzza. Sgrido il cane e osservo il mucchietto di spazzatura che aumenta di giorno in giorno. Latte di vernice, solventi per pennelli, e tanta altra roba.

Augurando al cartone che la pioggia arrivi presto, prendo il cane e a testa bassa rientro a casa. Capisco che parlare con un cartone o con barattolo lasciato lungo il viale è da matti, ma mi viene naturale farlo. Cerco di capire cosa è passato di mente alla persona che tranquillamente lo ha lasciato. Pensate un po’ anche voi, immedesimatevi in questi poveri rifiuti, lasciati marcire da soli!!! Non vi sembra un peccato! O forse è un peccato vedere la nostra meravigliosa Cittadina cosi zozza? Ci domandiamo del perché i cinghiali hanno invaso il lungomare. Chiedetelo al cartone lasciato li da solo ad aspettare la pioggia, o chiedetelo al sacco pieno di vernici e pennelli che aspetta la mareggiata per sparire.

Scherzi a parte, mi domando come i nostri politici locali siano ciechi e sordi davanti a tutto questo. Li vediamo seduti attorno ai tavoli della politica Romana, o davanti ad un tavolo di trattativa con gli amici Cinesi discutendo su quanto ancora possa essere invasivo il loro mercato nelle nostre cittadine, a discapito dei nostri commercianti. Che gli frega a loro, mica vendono vestiti o pentole. Abbiate almeno cura di ricordare, che i vostri amici cinesi, vendono i rotolini, per raccogliere le feci dei cani per la modica spesa di euro 0,45. Io, anche se costano 0,95 euro, preferisco comprarli dal negoziante italiano, almeno so che i soldi rimangono a casa nostra.

Per una volta…. Meditate gente meditate.

Antonio Ammiragli