L’olivicoltura calabrese tra cambiamenti climatici e miglioramento della qualità degli oli


Si è tenuto negli scorsi giorni, nella sede Coldiretti di Lamezia Terme, il convegno dal titolo “L’olivicoltura calabrese tra cambiamenti climatici e miglioramento della qualità degli oli: una sfida per il futuro!”, realizzato grazie alla collaborazione tra il Rotary Club del Reventino, la Co.Ma.Ci. S.r.l. e l’Asso.Pr.Oli. Cosenza.

Diversi gli esperti del settore presenti all’incontro in qualità di relatori, come il prof. Antonio Procopio, docente dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, la ricercatrice CREA-OFA, Gabriella Lo Feudo, il prof. Giovanni Agosteo dell’Università di Reggio Calabria, il Capo-Panel CREA-OFA Massimiliano Pellegrino e il dott. Marco Danielli della FLYDRON I.S. s.r.l..

Subito dopo i saluti istituzionali del Rotary Club del Reventino, nella figura del presidente Antonio Giacobbe, è stato il dott. Thomas Vatrano ad aprire il dibattito, dando la parola alla dott.ssa Lo Feudo, che ha trattato la tematica relativa alla normativa sull’etichettatura, mettendo in risalto una delle peculiarità del Centro di ricerca per l’olivicoltura, quale l’etichetta per i non vedenti, quindi con un testo in braille, e il Qrcode.

Innegabilmente i cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno creato grande scompenso all’agricoltura, e questo problema non poteva che essere affrontato nel corso del convegno, durante il quale si è rimarcato quanto l’olivicoltura – settore già in crisi – sarà costretta a dover affrontare sempre più questa lotta ai mutamenti climatici. Molteplici malattie fungine, tra l’altro, prima considerate secondarie, sono ora diventate più complesse da gestire a causa dello stravolgimento delle stagioni, con una conseguente rimodulazione delle strategie di lotta.

In questo contesto assume un ruolo sempre più importante la figura del Dottore Agronomo, capace di gestire una agricoltura che mira alla eco-sostenibilità e di mettere in atto strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici.

Il Capo-Panel ha illustrato l’importanza dell’analisi sensoriale, potente strumento per smascherare frodi nell’olio e per poter apprezzare al meglio quelli di qualità.

A prendere la parola, poi, è stata l’azienda bolognese Flydron IS Srl, nella figura del dott. Danielli, che c’ha tenuto a mettere in risalto quanto le nuove tecnologie fungano da supporto decisionale nell’ambito dell’agricoltura. Ha, quindi, proiettato i diversi casi studio nel campo olivicolo, spiegando il funzionamento di camere multi spettrali, montate su droni. Infine, è stato il presidente di Coldiretti, Pietro Bozzo, a illustrare le attività portate avanti finora e quelle da intraprendere nel futuro prossimo.

Fondamentale per la realizzazione di questo incontro è stato il supporto della Co.Ma.Ci. Srl, azienda esperta nel settore, presente nella figura del titolare Vittorio Mastroianni. Altrettanto indispensabile il sostegno prestato dal dott. Vatrano, dalla Coldiretti Calabria e dal Rotary Club del Reventino, promotore principale del convegno.