Al Festival d’Autunno Paolo Talanca spiega il Canone dei cantautori italiani


In Villa Margherita un’intervista-concerto animata da giovani talenti catanzaresi

La canzone d’autore italiana può essere intesa come forma letteraria autonoma? Paolo Talanca, insegnante, critico musicale, attivo nello studio e nella divulgazione del cantautorato italiano e autore di tantissime pubblicazioni, non ha dubbi. La risposta è “sì” tanto che ha redatto una sorta di manuale, dal titolo “Il canone dei cantautori italiani”, che è un percorso di riflessione in cui analizza 39 artisti: da Domenico Modugno a Claudio Baglioni, da Giorgio Gaber a Dario Brunori. Uno studio in cui individua le loro specificità codicologiche con l’obiettivo di esaltare l’esclusività letteraria del genere.

Talanca, articolista e blogger de «Il Fatto Quotidiano», storico direttore di redazione del Premio Lunezia e componente della giuria che assegna annualmente le targhe al Premio Tenco, sarà ospite – il prossimo sabato 21 settembre, alle ore 19 – del Festival d’Autunno, nell’esclusiva location di Villa Margherita, a Catanzaro.

“Se la parola è il tema centrale di questa edizione del Festival – spiega il direttore artistico Antonietta Santacroce – non poteva mancare un excursus sui più grandi cantautori italiani per comprendere l’evoluzione dei loro testi, tenendo conto dei cambiamenti sociali che hanno caratterizzato le singole produzioni. Un evento che è propedeutico ai concerti dei grandi cantautori che impreziosiscono il cartellone”.

Paolo Talanca è uno dei più importanti studiosi di questo argomento e il lavoro che presenterà a Catanzaro è nato due anni prima dell’assegnazione del premio Nobel per la letteratura a Bob Dylan. Ha così, in qualche modo, anticipato la tesi secondo cui la canzone d’autore è un oggetto artistico munito di una propria esclusività letteraria, un genere in grado di esprimere una propria letteratura autonomamente intesa.

“Per spiegarlo – prosegue Santacroce – abbiamo messo in piedi un concerto-intervista, in cui la lezione di Talanca sarà intervallata da pezzi tratti dalla tradizione musicale italiana, grazie all’esibizione di alcuni talentuosi cantanti calabresi”. Proprio per dar seguito a una delle mission del Festival, quella cioè di dar spazio agli artisti locali, la colonna sonora dell’evento è affidata a quattro giovani interpreti che si sono messi in mostra nel corso di alcuni talent e concorsi nazionali. Si tratta di Flavia Critelli, Noemi Talarico, Nicolò Fulciniti e Maria Carmen Mendolia, quest’ultima vincitrice anche del Festival della canzone italiana di New York. Presenteranno al pubblico brani di cantautori quali Tenco, Paoli, Dalla, Bersani, Battiato, De Gregori, solo per citarne alcuni.
Un percorso che porterà Talanca a raccontare al pubblico il linguaggio e la storia della canzone d’autore. Un genere che, sempre secondo l’esperto, può diventare materia di studio nelle scuole. Nella secondaria di primo grado, ad esempio, per spiegare in modo più diretto i fenomeni di attualità che la musica può rendere più “digeribili”. Nella secondaria di secondo grado praticando un uso analitico della canzone, considerando la sua poetica.

“Un approccio innovativo nello studio della storia della musica italiana – conclude Antonietta Santacroce – che dovrebbero conoscere tutti coloro che amano la musica made in Italy e tutti quei cantautori che l’hanno resa unica nel mondo”.