L’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime, è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Italia che ha superato abbondantemente il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città.
E’ quanto afferma la Coldiretti in relazione alla morte dopo un mese di coma di un motociclista 47enne che il 28 luglio scorso era rimasto coinvolto in un grave incidente con un cinghiale a Simeri Crichi, nel Catanzarese. L’uomo, come si ricorda, stava percorrendo la provinciale quando il cinghiale gli ha improvvisamente tagliato la strada: sbalzato giù dalla moto per l’impatto, era poi anche stato attaccato dal cinghiale che gli aveva procurato altre gravi ferite al volto e all’addome.
Negli ultimi dieci anni – sottolinea la Coldiretti – il numero dei cinghiali presenti in Italia è praticamente raddoppiato secondo le stime della Coldiretti. La sicurezza nelle aree rurali e urbane – denuncia la Coldiretti – è a rischio per il loro proliferare con l’invasione di campi coltivati, centri abitati, strade ed anche autostrade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone. Gli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale di danni stimato in quasi 100 milioni di euro all’anno, senza contare i casi in cui ci sono state purtroppo anche vittime.
Non è quindi più solo una questione di risarcimenti ma è diventato – continua la Coldiretti – un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione. Ora – conclude la Coldiretti – non ci sono piu’ alibi per intervenire in modo concertato tra Ministeri e Regioni ed avviare un piano di abbattimento straordinario senza intralci amministrativi.