Don Roberto: “Luce e pace per chi apre le porte del cuore”.
Celebrata a Stalettì la tradizionale “Cunfrunta” presso il Piano di San Gregorio. Tantissimi i partecipanti, provenienti anche dai paesi limitrofi e, addirittura, da Palermo (giunti in paese con un pullman turistico). Cerimonia guidata dall’arciprete don Roberto Coprapi e dai suoi giovani, insieme ai gruppi parrocchiali.
Il programma della giornata ha visto, dapprima, la solenne celebrazione eucaristica presieduta dallo stesso don Roberto nella Chiesa Matrice. Durante l’omelia, il parroco si è rivolto a tutti con parole di speranza, invitandoli ad “aprire le porte del cuore a Gesù Risorto che è luce e pace”. Presente il sindaco, Alfonso Mercurio, e l’intera amministrazione comunale, che hanno dichiarato “vicinanza al lavoro di questo giovane sacerdote che è riuscito a riprendere e rilanciare le tradizioni della comunità”.
Poi, il rito della “Cunfrunta”, il cosiddetto “incontro” tra Maria e Gesù dopo la Resurrezione, che rivive nelle tradizioni calabresi di tanti paesi. Secondo il rituale stalettese, sono sette i viaggi di San Giovanni e della Beata Vergine Addolorata che vanno in cerca del Signore. Tra canti e lacrime, all’incontro con il Cristo l’abito nero di Maria viene svelato.
La Vergine riappare subito con il suo abito di festa e il volto di tutti è acceso di gioia e di amore per il Risorto. I presenti all’incontro baciano la madre terra e il cielo azzurro si colora con i fuochi. Un’incontro di gioia che segna il cuore di tutti, nel giorno della Risurrezione, tra riti e tradizioni. Anche nel suggestivo scenario del centro storico di Stalettì.